Creare un osservatorio specifico presso l’assessorato regionale alla Famiglia e alle politiche sociali che incroci i dati relativi alla disoccupazione, agli sfratti, alle disabilità, alle malattie e alle varie tipologie di dipendenze per arrivare a un intervento mirato nei contesti in cui si concentrano maggiormente il disagio e lo svantaggio sociale. Questa la proposta formulata dall’Asael, associazione che riunisce gli amministratori locali siciliani, all’assessore regionale alla Famiglia, Antonio Scavone, in una lettera che racchiude alcuni suggerimenti sull’attuazione della legge quadro del 2000 relativa al sistema integrato di interventi sociali.
Nella lettera, firmata dal presidente dell’Asael Matteo Cocchiara (foto), l’associazione suggerisce anche una rivisitazione del funzionamento dei distretti socio-sanitari “alla luce di una nuova condizione socio-economica che caratterizza i vari territori della regione”: secondo l’Asael, quindi, serve una “nuova governance del bisogno”, che adegui risorse umane e professionalità sulla base dei bisogni realmente accertati. In quest’ottica è necessario “il massimo coinvolgimento” dei sindaci e dei consigli comunali riguardo alla programmazione degli interventi da portare avanti nel sociale.
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