Per iniziativa della Presidenza del Consiglio Comunale di Cefalù, la Sala delle Capriate del Palazzo di Città, ospita domenica 7 aprile, ore 18,30 il Concerto di Primavera.
Il linguaggio globale, oggi – scrive nella presentazione il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iuppa – porterebbe a definire questo evento: Concerto di Primavera 2.0. Tale, espressione tuttavia, appare fredda e non perfettamente calzante con lo spirito dell’evento. E’ più giusto parlare di: Seconda edizione del Concerto di Primavera perchè l’aspirazione, forse ambiziosa, è che il Concerto diventi una tradizione per la nostra città.
Ad esibirsi nel Concerto di Primavera una Ensemble composta da musicisti in rappresentanza di tutte le associazioni di complessi bandistici di Cefalù: Angelo Cangelosi, Città di Cefalù, Maestro Pintorno, Santa Cecilia.
I brani: Arioso, arrangiamento Jacob de Haan; Preludietto, Lorenzo Pusceddu.
Corale associazione Musica per l’uomo esegue i brani: Ave Maria gratia plena, Ildebrando D’Angelo; Preghiera all’Altissimo, Ildebrando D’Angelo; Ora la pace, Bepi de Marzi.
Liana D’Angelo con i brani: Meditation, Massenet; Primavera, Einaudi.
Dunque, se così deve essere – scrive Iuppa – dovrà parlarsi di continuità tra una edizione e l’altra del Concerto. Ed invero, il filo conduttore di questa tradizione ed il suo messaggio per la Città non potranno che essere quelli secondo cui, nonostante le giuste e legittime differenze tra le varie realtà sociali, si riesca, quando il momento lo richiede, a fare sintesi ed unione per raggiungere un obiettivo superiore che deve vedere coinvolti, per la sua realizzazione, tutti e ciascuno di noi.
A conclusione del Concerto di Primavera, l’Ensemble e la Corale eseguiranno insieme l’Inno di Mameli.
In definitiva – conclude il Presidente Iuppa – il senso del Concerto porta con sé non solo il peso del messaggio artistico-musicale (già di per sé nobile) ma si grava di una valenza sociale che chiama tutti al proprio senso di responsabilità nei confronti della Comunità e della sua crescita. Insomma: insieme si può, insieme si deve.