L’appello del vescovo Pennisi ai cittadini: “Fare la differenziata significa rispettare il Creato”

I temi del rispetto dell’ambiente, dei riciclo dei rifiuti e dell’energia pulita come missione della Chiesa oltre che della politica. Se ne discuterà lunedì prossimo a Carini, alle 17 al salone delle feste del castello, in un incontro promosso dall’Ufficio pastorale sociale e del lavoro diretto da padre Angelo Inzerillo. Si tratta di una nuova tappa del percorso di formazione alla cittadinanza attiva portato avanti dall’arcidiocesi di Monreale. Saranno presenti l’arcivescovo Michele Pennisi, l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, il sindaco di Carini Giovì Monteleone,  il sostituto procuratore generale presso la Corte di appello di Palermo, Emanuele Ravaglioli, il presidente dell’Ordine degli ingegneri, Vincenzo Di Dio, il comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, Antonio Di Stasio. Modera i lavori il docente Filippo Martorana.“Questa iniziativa – spiega l’arcivescovo Pennisi – si inserisce in un percorso di formazione per sensibilizzare la popolazione su importanti tematiche ambientali. Anche nel messaggio di quaresima di quest’anno, basandomi sul magistero di papa Francesco, ho suggerito alcuni insegnamenti pratici, come non sprecare l’acqua, non accendere luce se non c’è bisogno, fare la differenziata, condurre una vita sobria che porti a un rispetto maggiore del creato. Dopo la Laudato siì sulla cura del creato, i temi del rispetto ambiente, dell’energia alternativa e della differenziata sono entrati in quello che è il cammino  educativo della Chiesa”. Sulla tematica interviene anche il sindaco di Carini: “La bonifica dei luoghi degradati e il ripristino del decoro – dice Monteleone – può  essere sostenibile se può anche convertirsi per fornire un’adeguata disponibilità di energia . Quest’opera di riciclo costituisce requisito  essenziale per lo sviluppo socio-economico, per migliorare la qualità della vita e per soddisfare i bisogni umani fondamentali. Occorre però evitare che gli effetti negativi dei sistemi energetici possano compromettere la qualità della vita delle generazioni future e pertanto sin rende necessario l’impegno di tutte le istituzioni a compiere sforzi per assicurare che il sistema energetico  evolva in modo sostenibile, sia dal punto di vista ambientale, sia da quello delle risorse finite, sia da quello socio-economico”.

Redazione

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