Epifanio Li Puma, 2 marzo iniziativa della Cgil a Polizzi

Sabato la Cgil ricorda Epifanio Li Puma, dirigente sindacale del movimento contadino per l’occupazione delle terre, nel 71° anniversario della sua uccisione da parte della mafia. Alle ore 9 ci sarà la deposizione dei fiori a Borgo Verdi, nel comune di Petralia Soprana, accanto alla lapide nei pressi del luogo in campagna dove il sindacalista fu ucciso dai sicari il 2 marzo del 1948. Alle ore 9,45 una seconda corona sarà deposta a Raffo, borgata di Petralia Soprana dove Li Puma ha lavorato e operato. Interverranno Calogero Spitale, segretario Cgil zona Madonie e il sindaco di Petralia Soprana, Pietro Macaluso.
Alle ore 10,30, al cinema Cristallo, di Polizzi Generosa, si terrà un dibattito dal titolo “La nostra memoria storica per le nuove generazioni”, con la proiezione di un docufilm su Li Puma. Porteranno i saluti il sindaco di Polizzi Generosa Giuseppe Lo Verde, e i dirigenti scolastici dell’I.C. “Castellana-Polizzi” e dell’I.S. “Pietro Domina” Maria Filippa Amaradio e Vincenzo Maggio. Coordina Gaetano La Placa, del centro studi Epifanio Li Puma. Intervengono lo storico Mario Siragusa, Vincenzo Liarda, presidente del consorzio madonita Legalità e sviluppo, il presidente del centro studi ‘Pio La Torre’ Vito lo Monaco e gli studenti. Conclusioni di Gabriella Messina, segretario generale Filctem Cgil Palermo.
Epifanio Li Puma fu a capo del movimento dei contadini per la riforma agraria. La sua azione fu determinante per la promozione dei diritti dei lavoratori, nella contrapposizione con i potentati dei feudi. Un simbolo di giustizia sociale, un eroe delle Alte Madonie. Venne ucciso il 2 marzo 1948, a sangue freddo, davanti al suo figlioletto di soli 13 anni.
“E’ un pezzo di storia che non a caso rievochiamo ogni anno. Li Puma – dice Calogero Spitale, segretario Cgil Madonie – è stato il primo dirigente sindacale ucciso dopo Portella della Ginestra perché si era permesso di guidare i braccianti e i mezzadri nell’affermazione dei loro diritti e nella conquista delle terre, in mano ai feudatari. Una battaglia di riscatto che continua oggi ancora più di ieri, per risolvere le contraddizioni e sconfiggere la povertà dei nostri territori, sempre più estesa in epoca di finanza globale e poteri forti”. “Sull’esempio di Epifanio Li Puma – aggiunge Gabriella Messina, segretaria Filctem Cgil Palermo – la Cgil dalle Madonie porta avanti il suo impegno in prima linea sul territorio per la conquista dei diritti di cittadinanza, partendo dalla sanità, dai trasporti e della viabilità precaria, dalla scuola e a sostegno della rivendicando in corso all’Ars per la zona franca montana. Chiediamo che i finanziamenti per le strade vengano spesi al più presto anche per impedire il crollo delle attività produttive della zona”.

redazione

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