Alla Feltrinelli : Concerto Mediterraneo, il nuovo cd di Giacomo Cuticchio
In un piovoso pomeriggio di fine febbraio, alla Feltrinelli di Palermo, Giacomo Cuticchio, figlio del grande maestro Mimmo Cuticchio, ha presentato il suo nuovo lavoro il cd “Concerto Mediterraneo” dedicato a tutti coloro che non sono riusciti ad attraversare il Mediterraneo, carichi di speranza, uomini, donne e bambini hanno trovato lì, una triste dimora.
Figlio d’arte, si presenta come nel suo stile, come una persona di un garbo e gentilezza disarmante, alla presenza di Maurizio Zerbo, presenta tre brani estrapolati dal suo lavoro eseguito dall’orchestra, e per l’occasione rivisitati per due soli strumenti pianoforte e tromba.
Giacomo esordisce dicendo che in un tempo dove tutto sembra correre, la corsa nel suo caso produce un’effetto contrario “lo rallenta” nel senso che in lui è scattato un meccanismo di riflessione che lo induce a lavorare sulla capacità da molti persa, di pensare alle proprie emozioni che nel suo caso egli traduce nel suo lavoro nel teatro dei pupi e nella musica.
La musica di Cuticchio è piena di elementi del teatro, l’arte dell’improvvisazione che scaturisce dal sentire e che diviene difficile potere poi tradurre in partituta.
Come si fa a tradurre tutte le incredibili emozioni in musica? Lavoro difficile, ma che sembra dagli adddetti ai lavori presenti, essere riuscita perfettamente in questo lavoro discografico.
Tanto patos, tanta nostalgia, generosità nei brani eseguiti, traspare tutta la sensibilità artistica ed umana del giovane compositore siciliano, che sarà impegnato in una tournet importante nei prossimi mesi, dove porterà in giro questi suoni melanconici, audaci, che raccontano in musica una storia a noi molto vicina.
Il pubblico presente in sala ha assaporato attraverso i brani eseguiti, la bellezza che la musica sa esprimere in modo universale, toccando corde sensibili per la tragedia umana che veniva ricordata.
L’artista ha voluto ricordare il maestro Guccione, di recente scomparso autore del quadro dal quale è stato estrapolato la copertina del disco, un mare calmo che rispetto al tema trattato ricorda anche un silenzio assordante che fa ricordare anche l’immenso dolore di molte vite umane.
È stato ricordato il conservatorio Vincenzo Bellini , luogo in cui sono stati eseguiti i brani con l’orchestra ed espresso orgoglio per la fiducia ricevuta in chi ha creduto in questo sogno e progetto.
Non possiamo che esprimere un plauso per questo nuovo progetto tutto siciliano ed augurarci che in tanti possano godere di questa musica.
Sabrina Miriana