Ue, Commissione SEDEC per la prima volta in Italia

Per la prima volta in Italia, si svolgerà a Palermo il 22esimo incontro della Sedec, la Commissione Politica sociale, istruzione, occupazione, ricerca e cultura, del Comitato europeo delle Regioni (CdR), organismo dell’Unione Europea composto da rappresentanti degli enti locali territoriali provenienti dai 28 Stati membri.

Per due giorni, domani, 18 febbraio e martedì 19, lo Steri, sede del Rettorato dell’Università di Palermo, ospiterà un evento di grande prestigio internazionale: oltre cento rappresentanti europei tra presidenti delle Regioni, loro delegati e sindaci delle maggiori città. I lavori verrannotradotti in 10 lingue.

Il capoluogo siciliano, già Capitale italiana della cultura 2018, da sempre simbolo dell’incontro tra culture diverse, per due giorni sarà al centro della politica europea in materia, soprattutto, di ricerca, cultura e Agenda digitale.

Organizzatore della due giorni è Gaetano Armao, vicepresidente della Regione Siciliana, assessore all’Economia e neo-presidente dell’Intergruppodelle regioni insulari del Comitato europeo delle Regioni.

Il programma dei lavori prevede:

domani, 18 febbraio: riunione della Commissione SEDEC

martedì 19 febbraio: convegno “Digital Agenda: Territorialstrategies for addressingTechnologicalinnovation in infrastructure and services”

Alle 10,30 conferenza stampa, allo Steri (sala delle Capriate) con:

  • MarkkuMarkkula: primo vicepresidente del Comitato europeo delle Regioni;
  • José Ignacio CenicerosGonzález: presidente della commissione Sedec del Comitato europeo delle regioni (CdR) e presidente della RegioneLa Rioja (Spagna);
  • Gaetano Armao: vicepresidente della Regione siciliana e neo-presidente dell’Intergruppodelle regioni insulari del Comitato europeo delle Regioni.

Il Comitato delle Regioni

Il CdRè l’organismo dell’Unione Europea che consente alle città e alle regioni di partecipare al processo legislativo dell’Unione europea, esprimendo formalmente la propria opinione.

La Commisione europea, il Consiglio dell’UE e il Parlamento europeo devono obbligatoriamente consultare il CdRin tutte le materie ed in particolare in quelle che riguardano l’amministrazione locale e regionale come la politica sociale, la sanità, l’istruzione, l’occupazione, la coesione economica e sociale, i trasporti, l’energia e i cambiamenti climatici.

membri del CdR sono rappresentanti degli enti locali e regionali. Ciascun paese indica i membri di sua scelta che vengono nominati per un periodo di cinque anni. Il numero di membri di ciascun paese dipende dalle dimensioni della sua popolazione.

I membri di un paese costituiscono la delegazione nazionale che riflette gli equilibri politici, geografici, regionali e locali del proprio paese.

Ciascun membro può anche scegliere di far parte di un gruppo politico in seno al CdR. Attualmente esistono cinque gruppi politici che riflettono affiliazioni diverse: Partito popolare europeo (PPE), Partito del socialismo europeo (PSE), Alleanza dei liberali e democratici per l’Europa (ALDE), Alleanza europea (AE) e Conservatori e riformisti europei (ECR).

Il CdR elegge un presidente scelto fra i suoi membri per un mandato di due anni e mezzo.

La Commissione Sedec del Comitato delle Regioniha una competenza molto ampia, che copre una moltitudine di settori, tra cui la Politica sociale, l’istruzione, l’occupazione, la ricerca e l’innovazione, la cultura, l’agenda digitale e la società dell’informazione dell’Unione europea.

redazione

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