E’ stata un successo l’apertura, per la prima volta, di domenica di un Centro Screening mammografico dell’Asp di Palermo. Un flusso continuo di donne ha fatto accesso nella struttura dell’ex Ipai di via Carmelo Onorato. “Molte di loro – ha spiegato il Direttore del dipartimento di Diagnostica per Immagini dell’Azienda sanitaria del capoluogo, Elio Bennici – in passato non avevano mai risposto agli inviti dal nostro centro screening (che ‘convoca’ ogni due anni le donne di età compresa tra 50 e 69 anni ad effettuare gratuitamente la mammografia ndr). L’apertura domenicale evidentemente ha rappresentato un’opportunità più allettante, soprattutto per chi durante la settimana è impegnato al lavoro. Il riscontro avuto, in termini di adesione e di partecipazione attiva, ci induce a considerare in maniera estremamente positiva questo progetto sperimentale che verrà ripetuto a febbraio in tutti i centri dello screening mammografico dell’Asp di Palermo”.
Dalle 8.30 alle 13.30 sono state complessivamente 35 le donne che hanno effettuato la mammografia ieri all’Ex Ipai. Il calendario prevede a febbraio l’apertura domenicale dei Centri dello screening mammografico dell’Asp di Palermo il 17 all’Ospedale “Ingrassia”, al PTA “Albanese”, all’Ospedale “Dei Bianchi” di Corleone ed al “Madonna dell’Alto” di Petralia Sottana, mentre domenica 24 sarà la volta del “Civico” di Partinico e del “Cimino” di Termini Imerese.
Le donne in “fascia screening (50-69 anni di età) possono anche aderire spontaneamente chiamando il numero verde 800 833 311 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.30): gli operatori sono disponibili a fissare o spostare un appuntamento ed a fornire ulteriori informazioni. “L’obiettivo dell’iniziativa – ha sottolineato il Commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – è di aumentare il tasso di adesione agli screening, sostenere la cultura della prevenzione e promuovere un nuovo modello organizzativo aziendale. Stiamo, infatti, valutando la possibilità di estendere alle giornate di sabato e domenica l’utilizzo degli impianti di radiodiagnostica anche per altre diverse necessità dei cittadini consentendo, così, l’accesso a risorse, comunque, presenti sul territorio. In questo modo possiamo incidere sulle liste d’attesa, ma allo stesso tempo andare incontro alle esigenze dei cittadini che hanno la possibilità di utilizzare il servizio nelle giornate non lavorativ
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