Si è svolto presso l’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo un incontro per la definizione di contenuti tecnico scientifici e di modalità di attuazione relative alla realizzazione del museo dedicato all’Abies nebrodendis, nell’ambito del progetto di Conservazione Abies Nebrodensis e ripristino torbiere di Geraci Siculo” di cui l’ente Parco delle Madonie è partner. L’Abies nebrodensis, comunemente chiamato Abete dei Nebrodi, afferma il direttore dell’Ente Peppuccio Bonomo, è una specie emblematica e rappresentativa del Parco che oltre ad essere tra le specie più rare e per questo inserita anche nella direttiva habitat 43/92 della Cee  è stata eletta, qualche mese  fa, come specie rappresentativa della flora della Regione Sicilia. Motivo di orgoglio del territorio delle Madonie, la sua storia è simbolo di tenacia e di una conservazione protetta e mirata attuata con sinergia dalle comunità locali.Il commissario straordinario dell’Ente Salvatore Caltagirone, ancora una volta sottolinea l’importanza dell’intervento dell’Assessorato Dipartimento Territorio e Ambiente Toto Cordaro il cui apporto, come nel caso della sentieristica, è stato determinante nel poter ri-beneficiare delle risorse economiche di circa 205.000,00 euro già a partire dal mese di giugno. Le somme erano rimaste inutilizzate, perché in ossequio a contenuti normativi e contabili, il loro utilizzo era possibile solo attraverso l’emissione di O.A. (Ordini di Accreditamento) sui lavori affidati, eseguiti e pagati.”Si tratta –  continua Caltagirone –  del Progetto che risale all’anno 2010, relativo a “Conservazione di Abies nebrodensis e ripristino torbiere di Geraci Siculo”, inserito nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro – Tutela della biodiversità Delibera CIPE 19/2004, il cui progetto esecutivo è stato redatto dal Comune di Polizzi Generosa congiuntamente ai partner coinvolti. Lo stralcio esecutivo finalizzato all’allestimento del museo per la conservazione dell’Abies nebrodensis, prevedeva la realizzazione di alcune opere necessarie per l’adeguamento dei locali interessati alla mostra permanente, già affidati ad un progettista individuato dal Comune di Polizzi Generosa. Oggi, vorrei sottolineare che a distanza di quasi dieci anni, proprio grazie alla disponibilità di queste somme stanziate dall’Assessorato Territorio e Ambiente e messe in partite di giro sul bilancio dell’Ente Parco, sarà possibile la prosecuzione dei lavori museali e tra questi, la realizzazione di pannelli per la mostra itinerante dell’Abies nebrodensis nel Parco delle Madonie e inserita tra le attività di Geopark come azione ad alto valore scientifico per la diffusione della conoscenza del patrimonio naturalistico”. E’ importante sottolineare la potenzialità del progetto non solo dal punto di vista scientifico, ma anche sotto l’aspetto turistico, che sulle Madonie crea un target turistico di elevata qualità. 
L’Abies nebrodensis, si inserisce così nel panorama mondiale delineando una precisa area protetta che offre al suo interno altre meraviglie della natura. Il Museo, sottolinea, dovrà avere un approccio multidisciplinare in grado di coniugare in modo organico tutti gli aspetti ad esso riconducibili: concept museografico, identità del percorso narrativo, allestimenti, grafica, illuminotecnica e sistemi audiovisivi. Presenti alla riunione, Il Commissario Dott. Salvatore Caltagirone, Il Direttore Dott. Peppuccio Bonomo, il prof. Rosario Schicchi responsabile scientifico del progetto, l’ing. Fiorella Scalia referente per il comune di Polizzi Generosa e il progettista arch. Sandro Giacomarra.