Strade madonite e fondi Snai:riceviamo e pubblichiamo

E’ di pochi giorni la pubblicazione di un comunicato della FILLEA CGIL che denuncia lo stato di abbandono di quasi tutte le arterie di competenza della ex Provincia regionale di Palermo, che non utilizza i finanziamenti consistenti e disponibili non presentando nessun progetto. ” Non è più concepibile che ci siano più di 200 milioni di euro non spesi per la Sicilia ,

dichiara il segretario provinciale, perchè , come dice la Regione, l’ ex Province non riescono a presentare progetti”.

E’ come sempre inizia il balletto a scarica barile per scongiurare responsabilità . Nel frattempo il settore edile in genere continua ad essere in difficoltà e continuano gli Enti a chiedere allo Stato ed alla Regione di intervenire con adeguati investimenti, dimendicandosi che non siamo in condizioni di spendere quei fondi statali ed europei già disponibili. L’utilizzo di parte di questi fondi, insieme l finanziamento SNAI, avrebbero dato una boccata di ossigeno in più soprattutto nelle nostre dissestate strade di Basse Madonie e di montagna Alte Madonie. A proposito dei finanziamenti SNAI nel tavolo tecnico convocato dalla Regione nei primi mesi del 2018, alla presenza dei rappresentanti della UNIONE DEI COMUNI, l’ex Provincia commissariata si era impegnata di redigere i progetti esecutivi entro il 30 settembre 2018 per le strade che non necessitano di studio ed indagini geologiche ed entro il 30 settembre 2018 per le strade dove lo studio geologico è propedeutico alla progettazione. Ma per fare le indagini ci vogliono i fondi che l’ex Provincia dovrebbe inserire in bilancio per  poterli spendere. Per accelerare le procedure qualche Comune ha proposto di anticipare queste somme ma giustamente l’ex Provincia non ha ritenuto corretto dal punto di vista amministrativo questa procedura. Ebbene a fine novembre l’ex Provincia non è ancor nella disponibilità di poter spendere dette somme necessarie per le relative gare. Da notizie avute nessuna progettazione è stata fatta per quelle strade che non necessitano di studio geologico. D’altronde è nota a tutti la carenza di personale tecnico per eseguire le progettazioni, carenza dichiarata anche dal sindacato. L’Unione dei Comuni è intervenuta sulla materia e quali sono i risultati che vorremmo conoscere ? Alcune considerazioni tecniche è necessario per dimostrare l’inconsistenza degli interventi da eseguire con i fondi SNAI. Nelle basse Madonie si dovrebbe intervenire nelle SP 8 e 58 per Km 37,750 pari al 15,01% del totale delle arterie Km 251,425 ( vedi elenco strade provinciali). Nelle Alte Madonie si dovrebbe intervenire in Km 186,900 pari al 44,80% del totale di Km 416,974. Da un semplice ed elementare conteggio l’incidenza al metro quadro di questi interventi è di € 8,16 ( ml 37.750+186.800= ml 224.550 x ml 6,00 larghezza media= mq 1.347.330 € 11.000.000 / 1.347.30 0 = €/mq 8,16). Capite bene che con queste somme al mq gli interventi da realizzare interesseranno piccoli tratti dissestati ( vedi frane a monte o a valle) mentre lo stato d’uso dell’intera rete stradale impone maggiori finanziamenti disponibili ( fondi SNAI e parte dei 200 milioni che rischiano di tornare indietro). Credo che le superiori considerazioni dovranno indurre a riflessioni negative nei confronti della attuale governance madonita, sempre nella speranza che non vadano perdute le somme SNAI già disponibili.

Stefano Marabeti

redazione

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