È stata inaugurata ieri a Caltavuturo la sezione madonita della Fiom di Palermo. La Fiom di Palermo si è insediata nel comprensorio delle Madonie, presso la Camera del Lavoro di Caltavuturo, per una presenza costante in un vasto territorio che comprende tra gli altri i comuni di Gangi, Geraci, Castellana, Castelbuono, Polizzi, Isnello, Collesano, Petralie, Scillato e Scafani Bagni. L’insediamento nasce per dare risposte ai tanti lavoratori metalmeccanici del territorio e soprattutto ai lavoratori che operano nelle energie rinnovabili. Infatti il territorio vede una grande presenza di parchi eolici gestiti per la manutenzione da aziende multinazionali del settore.
“La Sicilia è la seconda regione, dopo la Puglia, per produzione di energia da impianti eolici con il 20 per cento del prodotto totale su scala nazionale”, dichiarano Angela Biondi e Francesco Foti della Fiom di Palermo. “Nella sola provincia di Palermo – aggiungono – la collocazione degli impianti eolici è situata prevalentemente nelle Madonie con oltre 73 impianti. In particolare l’impianto di Caltavuturo è il più grande sito eolico dell’Enel in Italia che, dotato di 36 aerogeneratori (38,4 MW), soddisfa il fabbisogno di circa 26 mila famiglie”.
“Abbiamo deciso di insediarci nella sede della Cgil di Caltavuturo, in stretta collaborazione con Calogero Giambrone, responsabile della Camera del Lavoro, per la sua centralità oltre che per la valenza strategica sul piano degli insediamenti dei parchi – continuano Biondi e Foti – Oltre a Giambrone collaborerà con la Fiom di Palermo Angelo Barbera, ex operaio e Rsu Fiat ed ex componente della segreteria della stessa Fiom di Palermo. Ieri abbiamo incontrato i lavoratori di diverse aziende e abbiamo iniziato una discussione che mette insieme le problematiche di questi lavoratori che svolgono la propria attività in quota ed in spazi ristretti. Questo infatti è un lavoro di cui poco si parla ma che richiede una grande professionalità per essere espletato.”
I parchi eolici presenti nella provincia di Palermo sono gestiti da diverse aziende, molte delle quali multinazionali come Gamesa Eolica, E.On, Vestas, Y.e.s. International, PLC System, IVPC, GES. Si stima che queste aziende diano occupazione a circa 300 lavoratori diretti nel parco madonita impegnati nella manutenzione degli impianti. “Solo da una stretta collaborazione con il territorio si potranno dare risposte non solo ai lavoratori delle rinnovabili ma a tutti i metalmeccanici del comprensorio che operano in altri settori”, concludono Biondi e Foti.
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