Anfiteatro delle Quacella nel Parco delle Madonie
In merito all’articolo pubblicato dalla testata info@castelbuono.org sull’Abies Nebrodensis ossia “ Arvulu cruci cruci”, mi permetto di fare alcune riflessioni ed integrazioni.
Il progetto per la conservazione del raro abete è stato finanziato tramite un Life Natura nel 2001 all’Ente Parco delle Madonie nella qualità di capofila , all’Azienda Foreste Demaniali, al Dipartimento di Scienze Botaniche e poi al comune di Polizzi Generosa ed a tre Dipartimenti Universitari stranieri ( Istituto di Botanica dell’Università di Patras-Grecia , dell’Università di Valencia e dell’Università di Bulgaria), quest’ultimi non citati.
La proposta di progetto è stata elaborata dal Dipartimento di Botanica di Palermo nella persona del prof. Rosario Schicchi e dal Responsabile scientifico prof. Francesco Maria Raimondi .
Sono state conclusi ( vedi il rendiconto dell’agosto 2005 presentato all’ente finanziatore) tutti i gruppi di azione previsti e precisamente:
gruppo A – documentazione progettuale per manutenzione esemplari superstiti, selezione e censimento degli individui esistenti, per un arboreto clonale e per le particelle sperimentali;
gruppo C – c1) esecuzione lavori di sistemazione lunette esistenti e nuove lunette in pietra locale, decespugliamento e recinzione di ampie zone a salvaguardia delle piante esistenti, c2 ) selezione e censimento degli individui presenti nei vivai forestali di Piano Zucchi e Piano Noce e coltivati da antica data, c3) costituzione arboreto clonale nel territorio di Polizzi, realizzazione parcelle sperimentali nel territorio di Polizzi e di altri comuni limitrofi.
Gruppo D- eliminazione graduale di abeti estranei , manutenzione dell’arboreto clonale, la manutenzione ordinaria delle parcelle sperimentali, la raccolta di dati della popolazione naturale e di quelli presenti nelle parcelle sperimentali, negli impianti di ripopolamento in situ ed ex situ e relativa banca dati presso il Parco, mentre in realtà in sede di progetto iniziale doveva essere allocata in locali forniti dal Comune di Polizzi Generosa.
Gruppo E – incontri divulgativi, visite guidate, attività di sensibilizzazione , centro accoglienza dei visitatori presso i locali del Parco, pubblicazione tecnico-scientifica, rendiconto, opuscoli, videocassette e Cd rom, conferenza sui lavori realizzati alla presenza di tutti i partners.
Successivamente l’Ente Parco ha avuto finanziato dal CIPE un altro progetto , relativamente all’abete ed alle torbiere di Geraci Siculo. Esso prevedeva anche lavori di ammodernamento locali forniti dal Comune di Polizzi, con dotazione di arredi e sono stati già ultimati.
Spero che la disponibilità dei locali avvenga nel piu’ breve tempo possibile; detto MUSEO DELL’ABETE DELLE MADONIE potrà diventare un punto di incontro tra studiosi di botanica, fornito di documentazione scientifica , della banca dati per i 32 esemplari esistenti e prevedendo l’ampliamento di essa con le nuove piantine prodotte.
Potrebbe diventare un luogo , aperto costantemente al pubblico, con personale tecnico che si dedichi alla registrazione delle piantine ai cittadini ( n.b. compito oggi svolto dal Parco) ed alla redazione di schede di rilevamento per le nuove piantine, sotto la sorveglianza del dipartimento di Botanica.
Ing. Stefano Marabeti
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