RICEVIAMO ED INTEGRALMENTE PUBBLICHIAMO IL CONTRIBUTO DEL VICESINDACO DI BLUFI.
Con l’approvazione del decreto sicurezza l’Italia, paese che si è distinto dalla caduta del fascismo per i valori sull’accoglienza, la fratellanza, l’inclusione sociale (prescindendo dalla diversità di etnia e religione), oggi si ritroverà di fronte gli scenari internazionali ad essere, nel 70° anniversario dalla dichiarazione universale dei diritti umani (documento promosso dall’ Assemblea delle Nazioni Unite il 10 dicembre del 1948 ), il paese che rinnega “tali diritti” tra l’altro rafforzati dal trattato di Lisbona nel dicembre 2007 dove l’Italia fu paese depositario.
“Oggi non si può tornare indietro su questioni internazionali ampiamente superate come l’identificazione dei diritti individuali dell’uomo, non è concepibile che il nostro paese si ritrovi in netta contrapposizione su alcuni valori riconosciuti tra l’altro dalla nostra Costituzione .
Questo provvedimento adottatto dall’attuale governo va in controtendenza con il riconoscimento della dignità specifica e dei diritti uguali e inalienabili di tutti i membri della società umana che sono la base di libertà, giustizia e pace nel Mondo.
I nostri bambini non possono crescere in un paese che fomenta la paura del diverso , che promuove l’odio razziale, che rinnega quei sani principi indispensabili per la pace tra tutti gli esseri umani.
La consapevolezza del disordine sociale del nostro paese non può diventare il presupposto per cancellare con un decreto ogni sano valore tramandato per generazioni dalla caduta del nazi-fascismo in Europa che ricordo, per primo a me stesso, causò milioni di morti “innocenti” proprio a causa delle perverse e disumane leggi razziali di quei tempi.
Mi auguro che il governo faccia un passo indietro e riveda il proprio decreto, da amministratore oggi sento il dovere istituzionale di dover manifestare pubblicamente il mio assoluto dissenso su quanto decretato dall’attuale governo ……Posso pure condividere che l’Italia necessiti di un piano di sicurezza migliore dell’attuale ma non accetto nella maniera più assoluta che l’Italia oggi attraverso un proprio decreto ripudi la sua storia che l’ha contraddistinta nel mondo per essere stato paese di accoglienza e di solidarietà.
Ricordo anche che Gesù stesso era un migrante. Non riconoscere più oggi chi essendo perseguitato nel suo Paese d’origine viene per trovare asilo e protezione sul nostro territorio, potrebbe pregiudicare persino le nostre origini Cristiane con le probabili conseguenze che non voglio nemmeno immaginare.
Lillo Puleo (vicesindaco del comune di Blufi)
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