In merito alle dichiarazioni apparse stamani sulla stampa riguardanti lo “stadio di Cefalù”, la Cephaledium ritiene di dover fare alcune precisazioni. Le problematiche inerenti al Santa Barbara, infatti, nascono già da prima di quest’anno ed affondano le radici nel passato. Da circa 15 anni, infatti, le varie amministrazioni che si sono succedute non sono riuscite a risolvere il problema per mancanza di lungimiranza politica in tema di sport. Oggi la questione torna alla ribalta grazie alle ambizioni sportive della Cephaledium e al seguito mediatico che si è creato intorno alla squadra, partendo dalla compagine che milita in promozione fino ai più piccoli del settore giovanile.
Riteniamo che il problema non si risolva con proclami che addebitano le responsabilità alle varie fazioni politiche ma cercando di capire come gestire al meglio gli impianti sportivi, non solo a Cefalù, perché oggi le amministrazioni non sono più in grado di gestire autonomamente le strutture.
Il presidente Barranco: “Lo sport è una palestra di vita e occorre praticarlo nelle giuste strutture. Questo problema non riguarda solo il Santa Barbara ma molti altri stadi in tutta Italia. Ad oggi posso affermare che l’amministrazione Lapunzina sta facendo tutto ciò che risiede nelle proprie possibilità per risolvere la questione, stante la situazione finanziaria in cui versa l’ente. La società è a disposizione per lavorare in sinergia con il Sindaco e cercare al più presto una risoluzione definitiva al problema.
Tuttavia, riteniamo prezioso il contributo del consigliere Gelarda perché l’attenzione non deve mai calare e, quando tutto sarà risolto, cogliamo l’occasione per invitarlo al Santa Barbara affinché possa rendersi conto del prodotto del lavoro che può scaturire dalla sinergia tra una società sportiva con il proprio Comune”.