Il Gasdotto trans adriatico è una risorsa utile allo sviluppo del Paese, interrompere i lavori penalizzerebbe l’Italia da diversi punti di vista.
Chiunque sostiene che l’Italia non subirebbe alcun costo o costi modesti per
fermare la costruzione del gasdotto trans-adriatico dimostra di non
possedere le più elementari cognizioni giuridiche richieste dalla fattispecie, ma soprattutto da atto ad una disinformazione non indifferente.
Se si decidesse in via arbitraria e unilaterale, di venire meno agli impegni
assunti in base a provvedimenti legislativi e regolamentari, l’Italia
verrebbe esposta a pretese risarcitorie dei vari soggetti coinvolti nella
realizzazione dell’opera.
Mi preme precisare:
• Quest’opera strategica ridurrebbe il costo del gas per le utenze
domestiche e non, dando la possibilità agli italiani di avere un beneficio
economico non indifferente.
• Tale impianto necessita la realizzazione di una centrale di
depressurizzazione, la quale andrebbe a creare una richiesta di assunzioni
nonché creazione di nuovi posti di lavoro, risultando un investimento che
potrebbe far abbassare l’altissimo tasso di disoccupazione che tanto
coinvolge il meridione d’Italia.
Ritengo che sia inaccettabile che in Italia gruppi o associazioni possano
ancora rallentare la realizzazione di opere strategiche utili allo sviluppo
nazionale, tengo a citare un esempio emblematico, ossia il “comitato no
TAV”.
Massimiliano Cipriano (Forza Italia)
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