Reddito cittadinanza, blitz al centro per l’impiego di Termini e Palermo

Parlamentari nazionali e assessore regionale ai Centri per l’impiego di Termini Imerese e Palermo
I sindacati autonomi: “Non hanno voluto incontrarci, la commissione Senato ascolti le istanze dei dipendenti mortificati”
La presidente della commissione Lavoro in Senato, Nunzia Catalfo e l’assessore regionale al Lavoro, Mariella Ippolito, hanno visitato i Centri per l’impiego di Termini Imerese e Palermo ma si sono rifiutati  di incontrare i sindacati per discutere i problemi dei lavoratori. Lo riferiscono Fabrizio Masi, Franco Madonia e Angelo Lo Curto dei Cobas-Codir, Sadirs e Siad. Le sigle avevano chiesto una convocazione che non è arrivata e si sono recati presso la struttura di Termini a rappresentare le istanze dei dipendenti regionali mortificati dal mancato riconoscimento delle reali funzioni svolte. “Avremmo voluto far comprendere alla delegazione – spiegano gli autonomi – che, nonostante le dichiarazioni poco accorte di qualche dirigente, i Centri per l’impiego sono pienamente funzionanti e operativi, che non è necessario rimpinguare la dotazione organica, ma solo che siano riconosciute le funzioni svolte da più di 20 anni dal personale addetto alle politiche del lavoro. Avremmo voluto, ma l’assessore appena ci ha visti, rivolta alle forze dell’ordine ha detto che non eravamo stati invitati”.
Della delegazione romana faceva parte anche la presidente della commissione Lavoro in Senato, Nunzia Catalfo, del gruppo M5S, catanese ed ex sportellista orientatore e selezionatore del personale, che si è recata in Sicilia in vista anche dell’attuazione del reddito di cittadinanza. “Neanche la senatrice sportellista ha voluto incontrarci – proseguono i sindacati – avevamo chiesto solo cinque minuti per essere ascoltati, ma la stessa ha cortesemente diniegato dicendo che era in visita istituzionale e ci ha invitati a inviare una mail alla commissione Lavoro al Senato dove ci avrebbe ricevuti. A Roma, proprio così. Siamo al paradosso, ma i sindacati non si incontrano pure nelle visite istituzionali? Forse non hanno gradito che abbiamo detto che non servono altri 1.830 sportellisti in Sicilia e che gli uffici sono già adeguati di personale per ogni evenienza? In ogni caso, nel prendere atto della indisponibilità di tutta la classe politica a sentire il parere dei lavoratori, provvederemo nuovamente a invitare la senatrice Catalfo in Sicilia, per farle vedere con gli occhi dei dipendenti i Centri per l’impiego e il lavoro che svolgono i dipendenti, anche acquistando di tasca propria i beni strumentali più elementari, in locali dove da decenni non si fa disinfestazione e in assenza dei controlli obbligatori sulla salute dei lavoratori”.
Redazione

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