Raccolta differenziata porta a porta e realizzazione degli impianti per il riciclaggio. Ancora una volta Legambiente Sicilia ha ribadito,  i punti essenziali per uscire dall’atavico problema rifiuti in Sicilia nell’ambito del “1° Ecoforum Provinciale su Rifiuti ed Economia Circolare”.

L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito di “Sicilia Munnizza Free”, campagna nazionale messa in campo da Legambiente in collaborazione con il Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e con il patrocinio della Regione Siciliana. Con questo progetto Legambiente si propone di fatto di replicare in Sicilia quanto già successo in Campania a seguito dell’esplosione dell’emergenza rifiuti e che oggi, a distanza di 15 anni, rimane sullo sfondo come un brutto ricordo in quanto in quella regione oggi si può raccontare di un ciclo dei rifiuti migliore, fondato su alte percentuali di raccolta differenziata in tanti comuni, anche di grandi dimensioni. E tutto questo grazie anche al grande lavoro di sensibilizzazione condotto negli anni da Legambiente.

L’Ecoforum di Palermo è stata un’occasione di incontro, di confronto e di approfondimento sul tema della gestione sostenibile.

“Come diciamo da anni, – ha sottolineato Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – l’unica via d’uscita, è la raccolta differenziata spinta, soprattutto nelle città di Palermo, Catania, Messina e Siracusa, in gravissimo ritardo, che avrebbe come primo, immediato effetto, quello di ridurre le quantità da portare in discarica. Altro nodo da risolvere in tempi brevi è la realizzazione degli impianti per un ciclo virtuoso dei rifiuti, puntando soprattutto sull’organico che rappresenta oltre il 50 per cento. Per realizzare tutto ciò, occorrono gli impianti, a partire da quelli di digestione anaerobica per produrre gas metano e compost di qualità per le campagne, favorendo al contempo gli investimenti dei privati”.

Sulla necessitò di realizzare nuovi impianti di prossimità, molti dei sindaci del palermitano presenti oggi,  hanno espresso parere favorevole, in quanto questo punto continua ad essere il collo di bottiglia che impedisce la riduzione della Tari nonostante le buone percentuali di raccolta differenziata raggiunta.

Al termine dei lavori si è svolta la consegna degli attestasti ai Comuni Ricicloni della provincia di Palermo che hanno superato la soglia del 65 per cento nei primi sei mesi del 2018, ancora comunque troppo pochi.

Comuni con più di 5mila abitanti

San Giuseppe Jato 78,98%
Balestrate 71,67%
Montelepre 68,52%
San Cipirello 68,25%
Terrasini 65,30%
Cinisi 65,13%
 

Comuni con meno 5mila abitanti

Prizzi 78,58%
Giardinello 77,20%
Giuliana 70,55%
Camporeale 68,00%
Pollina 67,78%
Chiusa Sclafani 65,62%