Soddisfazione dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia per la decisione del giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Termini Imerese (Palermo), Claudia Camilleri, che ha condannato due fratelli di Castelbuono (Palermo) accusati di avere aggredito il giornalista Giuseppe Spallino, il quale aveva scritto un articolo su una vicenda giudiziaria che li riguardava. Nicola Ficile è stato condannato a 6 mesi e 20 giorni con l’ipotesi di violenza privata, mentre all’altro imputato, il fratello Giuliano, sono stati inflitti 3 mesi e 10 giorni per minaccia grave.

“Ancora una volta chi vuole mettere a tacere un cronista  – afferma con una nota l’Ordine dei giornalisti di Sicilia – ricorrendo a minacce e a metodi violenti per intimorirlo e impedirgli di svolgere correttamente il proprio lavoro, ha trovato una forte e immediata risposta da parte delle istituzioni ma anche degli organi di categoria, a cominciare dall’Ordine, pronto a schierarsi al fianco dei colleghi, costituendosi parte civile, come ha fatto con Giuseppe Spallino, al quale fin dall’inizio non ha fatto mai mancare il proprio sostegno e l’incoraggiamento ad andare avanti, con determinazione, nel proprio lavoro”.

Soddisfatto anche Spallino. “È una sentenza importante che garantisce e tutela il diritto di cronaca per chi, come me, opera sul campo. Ringrazio l’Ordine dei giornalisti di Sicilia e l’avvocato Giuseppe Minà che mi sono stati vicini sin dall’inizio di questa brutta vicenda, con un ardore che va al di là del dovere morale e professionale. A differenza di altri che sono rimasti indifferenti”.

Secondo l’accusa i due fratelli Ficile, il 29 luglio 2017, inseguirono e minacciarono Giuseppe Spallino, collaboratore da Castelbuono del Giornale di Sicilia, costringendolo a rifugiarsi dentro la caserma dei carabinieri. Nonostante questo, i Ficile avrebbero atteso il giornalista pubblicista e avrebbero continuato a insultarlo anche in presenza del sindaco, intervenuto per calmare gli animi.

Nel processo lo stesso Spallino si è costituito parte civile e il giudice, che ha deciso col rito abbreviato, gli ha assegnato una provvisionale di 14.000 euro. Anche  l’Ordine dei giornalisti di Sicilia,  come parte civile, si è visto riconoscere complessivamente un risarcimento di 6.000 euro. Spallino era assistito dall’avvocato Giuseppe Minà, mentre l’Ordine dei giornalisti dagli avvocati Nino Caleca e Marcello Montalbano.

Nel processo era imputata anche una donna, Veronica Arata, che però ha scelto il rito abbreviato e verrà giudicata a parte

Fonte Odg Sicilia