Al TeatroZeta l’assurdo della vita

Quest’anno al TeatroZeta di Termini Imerese la stagione teatrale parte presto, infatti l’8 settembre aprirà la rassegna teatrale Crepe di assurdo nell’esistenza, con la direzione artistica di Piero Macaluso.

Alle ore 20.30 nella sala dedicata a Juliano Mer-Khamis, sarà inaugurata una mostra collettiva dal titolo Il colore del teatro curata dal giovane artista Giulio Adelfio; alla mostra partecipano artisti del territorio, Giulio Adelfio, Rosalba Cannavo’, Gaia Cipolla, Margherita Cipriano, Rosella Di Liberto, Francesco Gennaro, Chiara Riganelli, Giusy Siragusa, con opere dedicate al teatro e durerà fino a maggio rinnovandosi durante l’anno.

Prima dell’inaugurazione, alle ore 19.00 la ripresa di C’era una volta Macbeth, con Saveria Sarcinelli, Sergio Monachello, Stello Pecoraro, Simona Indovina e Piero Macaluso nel ruolo di Macbeth che ne firma anche la regia; una riscrittura scenica dell’opera scespiriana, si replica il giorno dopo allo stesso orario.

Per la stagione teatrale di quest’anno sono stati scelti tesi che raccontano o quelle semplici crepe di assurdo che si insinuano nella vita quotidiana facendoci sentire in balìa di un destino beffardo fino ad espressioni di vero “teatro dell’assurdo” secondo la definizione che ne dava Martin Esslin, “l’alienazione dell’uomo contemporaneo, la crisi, l’angoscia, la solitudine, la totale impossibilità di ogni comunicazione attraverso situazioni e dialoghi surreali, costituiti da squarci di quotidianità scomposti e rimontati in modo da creare un effetto comico e tragico al tempo stesso”.

In calendario una ripresa di Fumu e sangu e acqua di mare, testo di Piero Macaluso, spettacolo che sarà ospite del Festival nazionale Sabir a Palermo in ottobre.

In seguito un lavoro poco conosciuto di Slawomir Mrozek, In alto mare, portato in scena dalle alllieve di fine corso della scuola triennale di formazione.

È anche previsto uno spettacolo per ragazzi, Lupo, lupetto e rosso cappuccio, una rivisitazione della storia di Cappucceto rosso.

Un testo inedito di Macaluso, Sguardo da pecora, commedia che ricorda Ionesco e le situazioni paradossali in cui la vita ci mette sarà rappresentato nel 2019.

In scena anche le giovani allieve del secondo anno della scuola di formazione che si metteranno alla prova con una riedizione di L’importante è non fare rumore, ultima parte della Trilogia del chiuso, scritta da Macaluso qualche anno fa.

La stagione si chiuderà con una scrittura scenica dell’Enrico IV di Luigi Pirandello.

Inoltre sono previsti spettacoli fuori cartellone, la ripresa della Scuola per bambini dai 7 agli 11 anni, già alla terza edizione e la continuazione dei corsi di formazione teatrale.

redazione

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