“L’uomo dai denti di luna” tra noi.

Fino a qualche mese fa, non si notava tanto, ma ora li ritrovi ad ogni semaforo, ragazzi di colore, sbarcati chissà da quanto tempo nelle nostre coste, chissà da dove, messi li a chiedere le elemosina, ai semafori, all’ingresso dei negozi.
Sono talmente tanti che non li conti più, e se hai un minimo di coscienza, e passi davanti a loro abbassi lo sguardo perchè comprendi che li non dovrebbero stare e te ne vergogni di non potere fare nulla.
La cosa che lascia sgomenti è che sono quasi tutti giovanissimi, pelle scura colore dell’ebano, occhi grandi, neri, vivi. Parlano senza pronunziare una minima parola, sono ben vestiti e in ordine, dunque ti lascia perplesso questo tendere la mano in cerca di elemosina, in genere l’elemosina la fa chi non ha nulla di che mangiare, indossa abiti lisi ed è poco curato come igene personale, qualcosa non quadra dunque.
Non ci vuole davvero molto per capire che la ruota gira male, la questione sbarchi degli immigrati e gestione dell’accoglienza ha ingranaggi che presentano distorsioni di funzionamento, sembra che intorno agli sbarchi e la gestione dell’accoglienza girino tanti soldi non investiti bene, se è vero che è previsto un contributo giornaliero per ogni immigrato, perchè questi li ritroviamo per le strade ad elemosinare? Si è realmente pensato ad un percorso di integrazione? Perchè non si “usa” la manodopera o le intelligenze umane per azioni utili? Pulire le strade, sistemare giardini, inserirli nelle botteghe, raccogliere il loro know How.
Siamo alle solite, la logica che prevale è sempre quella dell’emergenza, nessuno si occupa poi realmente della progettualità, cosi, nascono lentamente atteggiamenti di insofferenza verso l’altro ed i crescenti fenomeni di razzismo. Nessun uomo, dovrebbe essere più costretto ad elemosinare. Si perde la dignità, l’amor proprio, il senso dello stesso esistere.
Una guerra tra poveri è in atto, e se non si prendono dei provvedimenti seri, nasceranno emergenze sempre più scottanti.
Ci saranno sicuramente delle isole felici, anche nei nostri paesini di montagna sono arrivati “gli uomini neri” ragazzi dal sorriso di luna, denti bianchissimi che vorrebbero potere sorridere vivendo una vita dignitosa e non fatta solo di assistenza, molti hanno lasciato la guerra e situazioni di vita estreme, aiutiamoli ad esprimere i loro talenti, non solo a dargli un temporaneo obolo di assistenza, non avremo dato loro un buon servigio cosi, ma solo fatto dei nuovi schiavi d’intelligenze sprecate.

Sabrina Miriana

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