Lo spettacolo, divertente ma anche riflessivo, è scritto dallo stesso Sergio Vespertino e mostra l’evoluzione della coppia, dai nove mesi della gravidanza, alla nascita e durante i primi anni.
Quella del padre di famiglia è una figura che, sotto la lente comica e grottesca dell’attore, passa dal tragico al comico in un istante, sotto la spinta di una visionaria e buffa metamorfosi. A tal punto che, al suo cospetto, lo scapolo impenitente, allegro e scanzonato, diventa una sorta di icona esorcistica: non conosce borse sotto agli occhi, insonnie procurate; al riparo da pianti inconsolabili, poppate notturne. Da Vespertino il matrimonio viene visto sempre più come una trappola crudele, e tutto cambia con stress quotidiani: dallo shopping per bambini, al coccolare la moglie che si sente grassa, al corso pre-parto con i respiri profondi, alla sala parto. Per poi passare alla rinuncia alla partita di calcetto, al primo cambio del pannolino, alle notti in bianco, passando fino domande difficili che spesso i bambini fanno.
Ma oltre gli aspetti negativi, l’attore si rende conto delle gioie che comportano essere padre, come un sorriso spontaneo e genuino del piccolino, ma anche delle preoccupazioni. Il tutto, immerso in una temperie di sano umorismo e di poetici abbandoni, in agguato quando meno uno se l’aspetta. Due ore di pura comicità, accompagnata dalle musiche di Pier Paolo Petta alla fisarmonica.
Lo spettacolo andrà in scena presso l’atrio della scuola elementare N. Botta in via Giglio alle ore 21’30.
L’ Ingresso sarà gratuito.
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