Per la Rassegna di teatro popolare – premio Totò D’Ippolito – organizzato dalla associazione L’Armonia, questa sera, martedì 10 luglio, ore 21.30 nell’atrio della Scuola Elementare di via Giglio, l’associazione teatrale Cepros di Corleone, rappresenta la commedia in 2 atti di Armando Curcio: A che servono questi quattrini.
L’associazione teatrale Cepros “Pino Palazzo” di Corleone ha iniziato l’attività nel 1990 con la formazione di un gruppo teatrale che ininterrottamente, anno dopo anno, fino ad oggi ha rappresentato 70 lavori teatrali con almeno 100 repliche tenute non solo a Corleone, in tutta la Sicilia ed anche in altre regioni (Calabria, Piemonte, Trentino Alto Adige) ed all’Estero: Basilea (Svizzera).
Dal 1995, l’associazione teatrale Cepros organizza ogni anno, con il patrocinio del Comune di Corleone, la Rassegna del teatro amatoriale “Città di Corleone” che quest’anno ha raggiunto la 24ma edizione; tale rassegna, nei vari anni, ha coinvolto decine di gruppi teatrali provenienti dalla Sicilia e dal altre regioni italiane.
La trama di “A che servono questi quattrini”.
Il marchese Parascandalo ha dilapidato il patrimonio di famiglia conducendo la “bella vita”, con le sue parole convince chi lo ascolta, in particolare Vincenzino Esposito, suo discepolo prediletto e poco incline al lavoro.
Il denaro non serve per vivere, la società che ci circonda percepisce l’idea della ricchezza, non la ricchezza in se.
Poi, quando la situazione precipita, con un colpo di genio, il marchese combina all’allievo prediletto un lucroso matrimonio con la sorella di un agiato pastaio.
Così per il rotto della cuffia, lo “stoico” Parascandalo riesce a guidare la commedia verso un brillante lieto fine.