Nel calcio, le montagne russe sono ricorrenti. Capita spesso, infatti, che si passi dalla gloria alla disperazione in pochi istanti: un solo goal può cambiare lo stato delle cose in campo. Lo sa bene il Palermo, che nell’ultimo playoff per salire in Serie A contro il Frosinone, si è visto privare del ritorno in massima serie a causa di varie vicende che hanno dell’incredibile. Il piano della società, che è ancora al lavoro per ottenere giustizia, è quello di ricorrere in appello in quanto parte lesa.

Ricorso obbligato

La squadra rosanero è stata battuta dal Frosinone nel doppio match valevole per la finale dei playoff della stagione 2017-18. Dopo aver vinto la partita d’andata, il Palermo ha perso per 2 a 0 il ritorno nella città laziale in un incontro che nel finale è stato condizionato da una serie di eventi che il club siciliano ha ritenuto antisportivi e decisivi nell’andamento della partita, come ad esempio un’invasione di campo anticipata da parte dei tifosi e il lancio di vari palloni da parte dei raccattapalle. Il risultato finale ha così sovvertito i pronostici di non un solo sito di scommesse online: per la finale di ritorno le scommesse disponibili il giorno 12 giugno, ossia dopo il match d’andata, vedevano il pareggio che avrebbe portato in A il Palermo quotato a 2,95.

Nuovo progetto
Mentre è stato formalmente fatto ricorso in appello per il match di ritorno perso a Frosinone, come afferma il presidente Giovanni Gianmarva, il patron Maurizio Zamparini, tornato al comando, dopo essersi dimesso un anno e mezzo fa, ha chiamato Rino Foschi per averlo di nuovo ai suoi ordini come direttore sportivo. L’obiettivo dei rosanero è duplice: aspettare la sentenza su Spezia – Parma e la risposta dell’appello sulla già citata questione Frosinone. Il primo caso riguarda dei presunti illeciti sportivi in Spezia – Parma che toglierebbero agli emiliani la promozione in Serie A, dandola quindi automaticamente al Palermo, mentre il secondo caso è ben noto, seppur meno chiaro. Il nuovo Palermo, vada come vada, ripartirà dunque da Foschi e dai suoi nuovi colpi di mercato. La società e i tifosi sono consapevoli che bisognerà sacrificare alcuni giocatori importanti come Nestorovsky e La Gumina, mentre i polacchi Posavec e Balogh, tra i calciatori preferiti da Zamparini, potrebbero restare e fare un ulteriore salto di qualità a lungo termine.

Foschi per ripartire

La batosta della mancata promozione è stata sicuramente forte, ma al di là dell’attesa per un eventuale ripescaggio, è importante che la società palermitana riparta da uno come Foschi: capace di portare in Sicilia vari elementi importanti in passato. Nel suo primo mandato di direttore sportivo del Palermo, dal 2002 al 2008, Foschi era stato coprotagonista di annate eccellenti che portarono la squadra tre volte consecutive in Coppa UEFA. Inoltre, grazie al suo ottimo lavoro di scouting, il manager originario di Forlì, è stato capace di portare in rosanero giocatori che poi avrebbero vinto il mondiale con l’Italia nel 2006, ovvero Simone Barone, Andrea Barzagli, Fabio Grosso, Cristian Zaccardo e Luca Toni. Inoltre, una delle sue più grandi scoperte è adesso impegnata nella coppa del mondo per nazioni che si sta giocando in Russia. Si tratta di Simon Kjær, che Foschi aveva adocchiato al Torneo di Viareggio 2008. Memorabile l’aneddoto che lo vide comprare un biglietto come uno spettatore qualunque ed evitare di farsi riconoscere in modo da avere meno rivali al momento dell’acquisto. Dopo l’estate del 2008 e il rifiuto di un altro incarico nel Palermo, ecco che dieci anni dopo Foschi ha la possibilità di tornare dove tanto bene ha fatto e con il nobile obiettivo di riportare il Palermo dove merita.

Rinforzi italiani

La Serie B è un campionato difficile e l’eventualità di doverlo rigiocare è al tempo stesso una motivazione e un osso duro da rodere per Zamparini, che con la cessione di La Gumina e Nestorovsky perderà due pezzi pregiati, ma punterà sul mercato locale per cominciare di nuovo un progetto importante. In panchina potrebbe essere confermato Roberto Stellone, che con il Frosinone aveva conquistato la Serie A nell’estate 2015. Le capacità dell’allenatore romano sono ben note e probabilmente Zamparini punterà su di lui, che è anche ben voluto dal pubblico del Renzo Barbera. Per quanto riguarda il mercato, saranno vari i calciatori di valore che torneranno alla base, come i vari Embalo e Lo Faso, mentre nel ritiro di Sappada Pirrello e Bentivegna saranno valutati per vedere effettivamente quanto possono essere utili alla prima squadra.
Il prossimo sarà quindi un Palermo molto italiano in virtù dei prezzi minori che servono per ottenere il loro cartellino. L’obiettivo del presidente è ottenere un tesoretto di circa 30 milioni per dare a Foschi i fondi necessari per mettere su una squadra forte e dal potenziale sostenibile. Al resto dovranno pensarci i tifosi della “Favorita”: uno degli stadi più caldi d’Italia.