Quasi due milioni di euro di mandati di pagamento sono
stati sbloccati dall’Assessorato Regionale del Lavoro ai Comuni in cui operano
operai dell’ex Reddito Minimo d’Inserimento. Lo ha reso noto l’assessore
regionale Mariella Ippolito a poche ore di distanza da un’audizione in Quinta
Commissione all’Ars in cui ha raccolto le segnalazioni di alcuni sindaci
dell’Ennese e del Nisseno che lamentavano il ritardo dei trasferimenti. “Ho
appurato immediatamente che gli uffici avevano già depositato il primo
trimestre alla Ragioneria regionale sin da marzo – ha spiegato l’assessore
Ippolito -, ma con l’abolizione della tesoreria unica a finanziaria approvata
si sono registrati i problemi per 12 su 35 Comuni interessati. Abbiamo superato
le difficoltà in tempo reale e continuiamo a vigilare per i successivi mandati
di pagamento. La seconda quota, pari a quasi 5 milioni di euro – ha concluso
l’esponente della Giunta Musumeci -, sarà versata quando i Comuni presenteranno
la relativa documentazione”. Il Reddito Minimo d’Inserimento fu sperimentato
nel 1998 tra le province italiane classificate come le più povere. Tra esse, in
Sicilia vennero individuate Caltanissetta ed Enna. Degli originari 2.800
lavoratori coinvolti, oggi operano in 1.200 circa.
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