Un personaggio petralese, un vero pioniere dello sport madonita fu Gino Cannizzaro,morto,come oggi, nel 1983 nel giorno del suo compleanno e onomastico.
Vogliamo ricordarlo con i tre figli Antonio, Gioacchino e Diego.
“Negli anni ’40-racconta Gioacchino- a Petralia Sottana c’era un ragazzo che nel tempo libero, come tutti i suoi coetanei tirava calci ad un pallone e “passeggiava in piazza”. Da giovane poi giocava a biliardo e quando nevicava con sci rudimentali costruiti da sé scendeva scivolando tra le vie innevate del paese.
Più grande imparò a usare il fucile per andare a caccia.
Era pervaso di curiosità su quanto lo circondasse e non si fermava mai, anzi cercava di fare sempre di più e meglio.
I calci a pallone vennero migliorati e giocò nella squadra di calcio di Petralia Sottana nel ruolo di terzino, partecipando a varie edizioni del “Torneo delle Madonie”.
Le passeggiate dalla piazza del paese si spostavano in montagna con escursioni e arrampicate sempre più ardite sui monti madoniti.
Nel gioco del biliardo a “carambola” in paese divenne uno dei più bravi, sfidando suoi coetanei di altri paesi e non trascurò “l’italiana” e la “bazzica”.
Agli sci artigianali fecero seguito i primi sci da discesa per affrontare non più le vie innevate di Petralia, ma le piste di “Piano Battaglia”.
Il fucile non serviva solo per la selvaggina, ma per frantumare i “piattelli”, diventando un bravo tiratore a volo, partecipando a varie competizioni locali, distinguendosi sempre.
Si avvicinò da grande a un campetto di tennis preparato alla buona dove alcuni signori giocavano uno sport strano con racchette e iniziò anche lui a giocare.
Il gioco si trasformava in agonismo e poi la competizione veniva strutturata in regole e veniva codificata in attività istituzionale.
Ricoprì la carica di Presidente della sezione locale del Club Alpino Italiano per tanti anni, dando impulso alle attività di montagna e di escursionismo in particolare, promuovendo ilripristino di una struttura in località Pomieri da adibire a rifugio alpino (l’attuale “Rifugio Tropea”).
E’stato tra i fondatori della società sportiva “Gruppo Sciatori Aquilotti delle Madonie” e ne divenne Presidente, avvicinando allo sci da fondo tantissimi giovani, che parteciparono a gare regionali e nazionali con ottimi risultati. Gli appassionati petraliesi dello sci sono stati “aquilotti”, prima di diventare amatori dello sci.
Presidente della locale società “Tennis Club”, chiamando a Petralia Sottana maestri di tennis per avviare con corsi estivi i giovani a questa disciplina. Il torneo sociale che si svolgeva in estate era un appuntamento fisso e magico e a questo seguirono il torneo delle Madonie di tennis a squadre e poi ancora altri tornei regionali, nazionali e internazionali.
Ricoprì la carica di Assessore allo Sport e seguì con interesse e curiosità altre discipline che non conosceva da giovane, pallavolo e arti marziali tra queste.
Diede impulso a tutte le attività sportive paesane e alla realizzazione di strutture che potessero servire anche a diffondere le discipline sportive a Petralia. Iniziarono in quegli anni a concretizzarsi nuovi campi da tennis e palestre.” Un sorriso per tutti, un saluto a tutti, uno sguardo ai giovani da avvicinare allo sport, nessuna disciplina esclusa, il suo nome era legato allo sport e a due in particolare: dire “sci” e dire “tennis” a Petralia Sottana voleva dire “Gino Cannizzaro”.

Già per un petraliese-aggiunge Antonio- vivere di ricordi è quasi la norma ed ancor di più pensare di essere stati i primi a fare qualcosa, organizzare qualcosa, dare l’avvio ad iniziative seguite da altri e così via.
Pensare che il proprio padre è, e non solo per ricordo enfatizzato, fra gli attori principali di quasi tutte le attività sportive del secondo dopoguerra a Petralia Sottana e delle intere Madonie fa un po’ venire il nodo alla gola. Forse perché non siamo stati capaci di seguire un’onda così tumultuosa di eventi. Forse perché Petralia Sottana è stato volano di intense attività sportive e culturali
Calcio, scherma, tiro al volo, alpinismo, sci, caccia, carambola, tennis,sport dove da partecipante, piuttosto che da fondatore e Presidente di Associazioni, sono stati tutti nel suo cuore.

E non solo nel suo , perché con la sua energia e, collaborato da cari amici, è riuscito a trasmetterlo a generazioni di giovani petraliesi
E successivamente, nel ruolo amministrativo comunale, ha perseguito l’obiettivo di arricchire il nostro territorio di strutture sportive (palazzetto dello sport volutamente affiancato alla dismessa Casa del Fanciullo per ottimizzare la foresteria, ripristino del Rifugio del Cai, continua opera per la funzionalità degli impianti di risalita sciistici, impianti tennistici ove realizzare Centri Federali Tennis (Piano Pomeri) ed ampliamento delle strutture della Pineta Comunale, etc senza trascurare peraltro azioni per l’organizzazione di eventi legati al turismo ed allo spettacolo.