“Respingiamo fermamente al mittente l’inspiegabile muro di silenzio che da settimane si è alzato intorno all’AST. La situazione dell’Azienda Trasporti Siciliana, partecipata dalla Regione, degenera ogni giorno che passa e non sono bastate le tante lettere e missive dove il nostro sindacato ha esposto, in alcuni casi in maniera meticolosa, criticità e preoccupazione per una gestione che si trascina da troppi mesi, senza una Governance di espressione politica e senza una guida amministrativa che faccia rispettare le regole e ponga fine al caos gestionale”. A dichiararlo è Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia e Giuseppe Scannella, Segretario regionale aggiunto e alla guida della Federazione Autoferrotranvieri nell’Isola.
“L’AST è abbandonata a se stessa e ci chiediamo come mai il Governo regionale, sollecitato informalmente e formalmente più volte dall’UGL, non abbia ancora deciso la linea politica da seguire – aggiungono gli esponenti dell’Ugl Sicilia – e sosteniamo con forza la necessità che l’AST sia dotata di un Consiglio di Amministrazione di emanazione politica che abbia il potere di decidere se salvare l’Azienda e gli oltre 800 dipendenti o se porre fine alla gestione pubblica del trasporto in Sicilia per consegnarlo nelle mani di lobby private pronte a mettere mano sulle tratte gestite fino ad oggi dall’AST”.
“Ci saremmo aspettati da alcuni esponenti della giunta regionale maggiore consapevolezza e sensibilità politica nella gestione di questa delicata vertenza che tocca anche il diritto alla mobilità dei cittadini – concludono Messina e Scannella – adesso chiediamo al Presidente della Regione, Nello Musumeci, Governatore autorevole che abbiamo sostenuto sin dal primo giorno, un segnale forte ed inequivocabile nella direzione di avocare a sé le sorti del futuro dell’AST e concertare con il sindacato il destino dei lavoratori coinvolti”.
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