Fabrizio Piscitello, Jessica Barranco, Carmelo Greco, Valeria Piazza, Rosangela Vinci – Gruppo Consiliare Cefalù Terzo Millennio – lamentano in una contro-interrogazione la scarsa attenzione del Comune alla scuola.
Viene così esercitato il diritto di replica in riferimento all’interrogazione presentata in data 26 aprile 2018, relativamente alle iniziative legate al settore della Pubblica Istruzione

A leggere la risposta alla nostra interrogazione, riguardo la scuola di Cefalù, ci sembra  – scrive il Gruppo – siano arrivate risposte vaghe e per nulla complete. Ci fa piacere che l’amministrazione abbia preso diverse iniziative sul fenomeno del bullismo, della discriminazione sociale, della legalità, della salute, della lotta alla mafia. Non capiamo, però, perché non viene comunicato l’elenco completo di queste manifestazioni e si rimanda a resoconti sui mezzi di informazione che con molta probabilità non esistono.
Dalla lettura della risposta alla interrogazione ci sembra di capire che non esistono iniziative del Comune nelle Scuole della Città, ma solo collaborazioni con le realtà scolastiche e i loro progetti. Per avere maggiori informazioni a riguardo vogliamo conoscere meglio la situazione, per esempio, sulla dispersione scolastica e sui progetti portati
avanti dall’Amministrazione comunale nelle scuole di Cefalù.
A leggere la risposta alla interrogazione, per esempio, ci sembra di capire che a Cefalù non ci sia alcuna dispersione scolastica. Questo dato significa che non ci sono studenti che
lasciano definitivamente la Scuola al superamento della scuola dell’obbligo? Significa che a
Cefalù non ci sono studenti che abbandonano il percorso di studi nella fase di passaggio dalla Scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado? Se così è, significa che siamo in un paese paradisiaco.
A questo punto ci poniamo alcune domande: quali sono le modalità con le quali
l’Amministrazione compie il monitoraggio per la dispersione scolastica nella nostra Città?
I dati in possesso dell’Amministrazione sono quelli comunicati spontaneamente dalle
istituzioni scolastiche o il Comune ha un sistema tutto suo di raccolta dati?
Esiste un monitoraggio del Comune sulla frequenza scolastica degli alunni che hanno terminato la scuola secondaria di I grado?
Possiamo conoscere – continua – se il Comune porta avanti un monitoraggio sulla frequenza scolastica per il primo biennio della scuola secondaria di II grado degli studenti cefaludesi? E sapere se esistono sondaggi da parte del Comune fra le famiglie degli studenti che frequentano le scuole di Cefalù e quelle del circondario?
Riguardo i progetti portati avanti dal Comune fra le Istituzioni scolastiche di Cefalù ci sembra
di capire che più che proporre progetti il Comune collabora a quelli portati avanti dalle Scuole.
Per avere maggiori dettagli e poter tirare alcune nostre conclusioni vorremmo conoscere alcuni
dati che chiediamo con alcune precise domande alle quali vorremmo precise risposte.
Quali interventi sono stati portati avanti dall’Amministrazione tra gli studenti di Cefalù per
favorire l’avvicinamento dei ragazzi e dei giovani alla pratica sportiva?
Quali progetti sono stati portati avanti dall’Amministrazione nelle scuole di Cefalù per
valorizzare l’apprendimento precoce delle lingue?
Quali progetti sono stati portati avanti dall’Amministrazione comunale nelle scuole di Cefalù
per favorire l’utilizzo delle tecnologie e quello degli strumenti multimediali in particolare?
Quali progetti sono stati portati avanti dall’Amministrazione comunale sul fronte della
cittadinanza, della legalità, della convivenza civile e della mondialità?
Quali progetti ha portato avanti l’Amministrazione comunale nelle scuole sul fronte
dell’educazione stradale e dell’educazione alla legalità?
Quali progetti ha lanciato l’Amministrazione comunale per portare la Polizia Locale nelle
scuole?
Ci sono progetti del Municipio per l’educazione alla Pace?
Ci sono progetti del Municipio per favorire lo sviluppo della capacità relazionali e di
coordinazione attraverso il gioco?
Questa interrogazione si presenta semplice con precise domande. Ci aspettiamo
dall’amministrazione risposte semplici e precise senza divagare sul tema e rimandare a ipotetici resoconti difficile da reperire.
Risposte su ciò che ad oggi ha fatto l’Amministrazione per la scuola senza divagare su quello che si propone di fare.