Dopo i tagli effettuati in finanziaria dalla Regione al Trasporto Pubblico Locale e la riduzione cospicua delle risorse destinate all’AST, a cui hanno fatto seguito le prese di posizione da parte di esponenti del governo regionale, c’è forte preoccupazione fra i lavoratori per il loro futuro e per la stessa sopravvivenza dell’azienda pubblica.
«I ritardi nei pagamenti degli stipendi e le difficoltà a fare fronte alle spese di gestione e dei fornitori ampliatesi negli ultimi mesi – si legge in un comunicato a firma dei segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, Franco Spanò, Amedeo Benigno e Agostino Falanga – sono il chiaro ed evidente segnale delle gravi difficoltà in cui vive l’azienda a corto di liquidità, di personale e di mezzi e questo mette a repentaglio la garanzia nell’erogazione dei servizi e la loro qualità».
«Siamo ancora in presenza di una nuova governance aziendale incompleta ed incerta e di una proprietà disinteressata alle sorti dell’azienda che così rischia di essere cannibalizzata nel processo di liberalizzazione e di privatizzazione del settore».
Per superare le preoccupazioni e rilanciare l’azienda, i sindacati hanno chiesto un immediato incontro con il presidente della Regione e l’assessore ai Trasporti.