Sviluppo, La Cisl e la Filca Cisl: “Le Madonie esempio virtuoso”

“Le Madonie possono diventare il paradigma della Sicilia che funziona. Vanno affrontate subito la questione delle strade, oggi in condizioni disastrose, e della diga di Blufi che non può rimanere un’incompiuta”. A dirlo il segretario generale della Filca Cisl Palermo Trapani, nel corso del convegno organizzato  dalla sigla sindacale a Gangi, sul tema “Costruiamo insieme lo sviluppo delle Madonie”. All’iniziativa hanno partecipato vari sindaci del comprensorio, fra cui il sindaco di Gangi, Francesco Migliazzo, la direttrice della Cassa Edile di Palermo, Rita Bonfanti, il presidente di Ance Giovani, Mario Puglisi, il segretario nazionale della Filca Cisl, Stefano Macale e il segretario generale della Cisl Palermo Trapani, Leonardo La Piana. “Ci sono 38 milioni di euro da investire in questo territorio – ha proseguito D’Anca- frutto di un protocollo d’intesa siglato a febbraio fra le istituzioni locali e il governo regionale. È fondamentale che si utilizzino per la rete infrastrutturale, come intervento prioritario. Sulle Madonie ci sono esempi positivi come quello di Gangi in cui operano le due più grandi aziende edili della provincia di Palermo, cci sono 100 imprese attive nel settore delle costruzioni e oltre 500 operai in servizio. Da queste buone pratiche si deve ripartire per fare in modo che si dia nuovo slancio allo sviluppo di questo territorio”. Il segretario della Filca Cisl Palermo Trapani ha rilanciato la necessità di risolvere l’annosa vicenda della diga di Blufi. “Non si può accettare che resti un’ennesima incompiuta – ha detto D’Anca – in un’area che purtroppo soffre per la siccità. Va completata l’opera che potrebbe dare sollievo alle esigenze delle collettività locali”. “Valorizzare le eccellenze del territorio, l’agricoltura, i prodotti enogastronomici, potenziando le sue peculiarità, deve essere una delle priorità nel percorso di rilancio del territorio delle Madonie, lo chiediamo da tempo per tutte le nostre provincie, siamo pronti a confrontarci con tutte le istituzioni locali, con le associazioni di imprenditori, affinché si possa avviare la rinascita di queste zone, finora dimenticate”, ad affermarlo è il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana. “Prima di tutto bisogna partire dalle infrastrutture, spesso si tratta di comunità poco raggiungibili per via delle cattive condizioni delle strade soprattutto nei mesi invernali. Bisogna garantire il diritto alla mobilità ai cittadini e allo stesso tempo avviare opere che non solo migliorino le condizioni delle Madonie ma possano anche dare ossigeno al settore dell’edilizia da troppo tempo in crisi”. Il segretario nazionale della Filca Cisl, Stefano Macale, ha lanciato l’invito a tutte le istituzioni, regionali e locali, e ai rappresentanti delle imprese, “affinché si faccia rete, con la consapevolezza di perseguire insieme un obiettivo comune”. “Vanno superati – ha detto Macale – i campanilismi avendo una visione complessiva dello sviluppo del territorio. Per essere concreti, è opportuno identificare i primi tre punti da cui partire, che nel caso specifico devono essere le infrastrutture, la nuova spinta occupazionale e la valorizzazione di questo immenso patrimonio storico- culturale, ambientale ed enogastronomico”.

redazione

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