Cerda è uno dei tanti comuni che il 10 giugno saranno impegnati nelle elezioni amministrative per il rinnovo dei Sindaci e dei Consigli Comunali.

Nonostante sia divenuto sempre più complesso amministrare anche piccole comunità esiste ancora e Cerda ne è l’esempio, quel senso di appartenenza e quella passione politica necessariead animare fior di campagne elettorali. Non ci sono partiti né logiche legate ai massimi sistemi.

A Cerda si fanno i conti con le reali esigenze dei cittadini. Oggi abbiamo deciso di parlare di Salvatore Geraci. Dirigente sindacale che ha costruito in Sicilia una struttura consociativa che si occupa di servizi al cittadino e lo fa da anni per decine di migliaia di utenti.

Salvatore Geraci una scelta coraggiosa quella di sottrarre tempo alla propria struttura organizzativa per dedicarsialla pubblica amministrazione di Cerda. Cosa c’è dietro questa scelta?

Ho costruito la mia serenità professionale grazie alla capacità di aggregare persone sulla base delle loro competenze ed attitudini, al fine di garantire alta qualità nell’erogazione di servizi ai cittadini. Ho fatto questo per altri territori creando opportunità di crescita per chi le ha sapute cogliere. Credo sia giunto il momento di restituire alla mia comunità l’esperienza amministrativa e gestionale fin qui maturate.

Su quale terreno si svolgerà il confronto tra i tre candidati a Cerda?. Giocherete a chi promette di più?

Non è il momento dei temi che riempiano le orecchie dei cittadini e che poi nella realtà lasciano il vuoto agli occhi.

La gente non ha bisogno di sentire che il proprio paese diventerà new York piuttosto che Las Vegas, ciò che vuole sentire è quello che riesce anche ad immaginare di vedere. Allora il nostro impegno – dice Salvatore Geraci Candidato Sindaco di Cerda –  è quello di rendere tangibile il nostro programma. Vogliamo che Cerda diventi una cittadina normale, dove il costo dell’acqua non sia spropositato rispetto agli altri paesi, dove i rifiuti diventino opportunità, come già succede da altre parti. Desideriamo che il processo di svuotamento, per migrazione dei giovani, della nostra comunità si fermi e che le idee dei nostri ragazzi possano essere sviluppate sul nostro territorio.

Geraci guardando al praticosu quali leve realizzerete la vostra azione concreta?.

Aspiriamo che come in altre realtà le nostre tipicità possano fare da locomotore economico. Il Carciofo e la sagra ad esso connessa, ha raggiunto buoni livelli dal punto di vista gastronomico e della ristorazione ma l’indotto è stato fin ora poco valorizzato. Il mondo che si muove dietro a questo prodotto racchiude tutta la nostra storia come comunità e di questa storia dobbiamo far tesoro. La Targa Florio è un altro brand che non può divenire archeologia sportiva ma che partendo dal glorioso passato deve essere ricondotta ad eccellenza tra le manifestazioni almeno a carattere nazionale. Questo il nostro approccio e per farlo abbiamo messo insieme le migliori energie di Cerda.