Questo imprevisto o perenne ritardo negli avviamenti forestali dei 151 ad oggi, ha provocato un ulteriore malumore o per meglio dire cocenti delusioni tra gli stessi operai che pensavano di prendere a breve l’attività lavorativa. Il tutto come sempre è elaborato e incrementato dall’attuale burocrazia lenta e incompetente di un sistema che quanto prima dovrebbe cambiare o, almeno si spera, visti i risultato attuali.
Il settore forestale come sempre, è martoriato da un sistema radicato e perpetuo e chiunque abbia “messo mano” (sempre se l’hanno fatto) non ha dato quei risultati che tutta la categoria si aspettava negli anni. Per il 2018 e in attesa che il nuovo governo prenda parte anche del settore forestale, arriva la prima presa di posizione del nuovo dirigente dell’UST di Palermo dott. Lo Meo in sostituzione del dott. De Miceli. Prendendo atto che la problematica dei lavoratori specializzati a 151 giornate è stata assodata e messa in atto , da lunedì sarà fatto un resoconto dei lavoratori disponibili sia di braccianti che di specializzati e, da qui, un incontro con tutti i dirigenti provinciali per immettere i lavoratori in cantiere tutti nello stesso periodo per cercare di evitare i malumori e la diversità di avviamenti di distretti e province , con probabile data di immissione del 14 maggio.
Data che a modesto parere è difficile da espletare visti i tempi ridotti e il palese ritardo in cui queste e risapute problematiche vengono a galla, in ritardo e che come sempre, potevano essere messe in atto anticipatamente, visto che si conoscono da anni i tempi e le date e il sistema di ripartizione dei lavoratori, anche con immissione degli specializzati anche dalle fasce inferiori. Il dirigente Lo Meo, nelle sue buone intenzioni, deve capire e prendere atto del sistema organizzativo e, mettere in atto entro 30 giorni, un programma dettagliato sulle intenzioni e realtà che i direttori dei cantieri presenteranno e, cercare anche di capir-e le somme stanziate dal governo regionale dall’ultima finanziaria, per poter attingere anche ai pagamenti arretrati del chilometraggio ai lavoratori e, spettanze arretrate e se c’è anche la possibilità di avviare i 101 o gli stessi 78.
Il tutto non avendo precisione e certezza su tempi, modi e diversità organizzativa dei vari uffici provinciali, ci si basa anche su aspetti personali, rumors e humour di vari sindacati o addetti ai lavori, che variano e danno il singolo parere conoscendo il problema o meno. Il fatto comunque che l’anticipo lavorativo dettato dalla politica regionale non ha dato i risultati paventati e questo, ha rimesso in discussione la fattibilità e la serietà del governo in ottica della recente finanziaria e soprattutto, dal cambiamento voluto dagli elettori, in primis i Forestali, che speravano in qualcosa di diverso. Passa il tempo e passano i giorni e, il tutto si alimenta a discapito anche del territorio che ancora non grida vendetta, ma già ha aperto bocca e spera quanto prima che si possano effettuare i viali parafuoco, mentre dall’altra faccia della medaglia, i lavoratori aspettano di capire i tempi e i modi della riforma del comparto, dopo la cocente delusione di vedersi discriminati per l’ennesima volta sulla stabilizzazione a danno dei precari dei comuni.