Finanziaria deludente per i Forestali

Niente di buono esce dal cilindro della Finanziaria, ove i Forestali tentano e/o speravano di riuscire a capire qualche cenno in ottica futura e soprattutto costruttiva. Una serie di articoli stralciati e confermati in un ‘ottica del far presto perché il tempo stringe, quindi senza capire cosa effettivamente si approva e cosa si boccia. Tutti intenti a parlare e gridare, con conti che si accavallano e spesso mancano, come quello dei forestali.

Ai 260 milioni di euro stanziati antecedente (a parole) da Musumeci, ora il governo deve giustificarli con piani e progetti che devono essere presentati per poterli approvare ma, di tutto questo nessuna ombra, tranne il copia-incolla dei progetti dei viali parafuoco, ove basta cambiare la sola data dell’panno e tranquillamente può passare , visto che si tratta della stessa opera di pulizia da effettuare in qualsiasi cantiere siciliano. L’assessore Cracolici (PD) ha messo in evidenza che da conti fatti, per i lavoratori del settore mancano dai 20 ai 40 milioni per completare le giornate, quindi possiamo affermare che ne mancano 30 per poter ottemperare al completamento delle giornate, quindi rischio come sempre e campagna antincendio sempre con i dovuti tira e molla e stati d’animo.

Trovati i fondi di circa 7 milioni per il contratto integrativo, quindi con dovuto aumento di 80 euro per le buste dei lavoratori. L’assessore Figuccia dal canto suo ha messo in evidenza con un comunicato mandato a ForestaliNews che – “Oggi si è consumato un fatto gravissimo ai danni dei lavoratori forestali. Su un sub emendamento presentato dal Partito Democratico e votato positivamente a scrutinio segreto, si calpestano i diritti e le aspettative dei forestali medesimi. Di fatto non dalla porta ma dalla finestra viene ratificato un contratto integrativo truffa (delibera di giunta 404) firmato dal precedente governo Crocetta. IL contratto firmato nel 2017 all’epoca senza copertura finanziaria, prevede anche:-la non puntualità nei pagamenti degli stipendi attraverso una nota a verbale (art. 15),– il taglio del chilometraggio percorso che ha comportato l’apertura di contenziosi tra lavoratori e la stessa amministrazione (art. 19)–la non riscossione degli arretrati contrattuali (art. 30).

Delusione cocente per i lavoratori che devono per l’ennesima volta tentennare per un qualcosa promesso e poi negato, con l’emergenza che ormai è diventata una habitué dei palazzi di corte e degli stessi lavoratori. L’ultima chance è quella della riforma del comparto che a voce da Musumeci dovrebbe cambiare o sistemare qualcosa appena conclusa la Finanziaria ma, se questo cambiamento deve effettuarsi senza aumentare le giornate, si può condannare per l’ennesima volta un governo che a parole si è sentito diverso da altri e condannare anche coloro che sono stati dietro al sistema e che hanno avallato il tutto. Ad oggi possiamo affermare questo, e se come detto sopra si conferma ciò che Crocetta ha lasciato, niente di nuovo  si potrà vedere all’orizzonte e il “diventerà bellissima” potrà rimanere uno slogan da ricordare negli annali.

Non interessano gli 80 euro, interessa ciò che è stato negato negli anni e, l’aumento delle giornate rimane il solo obiettivo che può calmare gli animi degli operai e, siccome questi dovrebbero arrivare con i dovuti progetti europei o meno che mancano, a causa dell’incompetenza degli uffici e del personale carente e dolente. Quindi, il tutto riporta ai nastri di partenza, per un’estate calda non di incendi ma di vera lotta con con l’obiettivo di scioperare (solo forestali) e non il solito bla bla bla o…incontri….assemblee…. manifestazioni o sit-in di protesta….

 

Antonio David

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