Oggi verrà presentato il Piano antincendio della Regione Sicilia per la prossima stagione estiva, e da qui si conosceranno i paini attuativi che Musumeci vorrà mettere in atto con il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Toto Cordaro, il responsabile della Protezione civile regionale, Calogero Foti, e il Comandante del Corpo forestale della Regione, Filippo Principato.
Una conferenza stampa a cui parteciperanno in tanti e a cui, anche i sindacati sono interessati a conoscere se, ci sarà il cambiamento di rotta che il governatore ha promesso, con una gestione diversa rispetto agli altri anni., Tanti sono stati gli incendi negli ultimi anni e tanti gli scempi ancora visibili sul territorio siciliano, ove in tanti hanno pianto e continuano a farlo , visto l’enorme contesto in cui si sono sviluppate le fiamme. Terreni, colline e boschi che devono attendere i tempi reali per poter esserci rimpiantati con centinaia di ettari di terreno che sono scomparsi a macchia d’occhio , soprattutto su Palermo,Messina e Agrigento. Nella maggior parte dei casi si è trattato di atti dolosi, le cui cause vanno ricercate secondo la relazione prodotta dall’assessorato tra le vicende legate alla pastorizia, all’incuria e ai possibili gesti intimidatori nei confronti di proprietari restii a vendere i terreni o dell’istituzione di zone protette che potrebbero imporre nuovi vincoli allo sfruttamento del territorio. Più marginali i casi di piromania e quelli di persone interessate alla diffusione degli incendi, ma non certamente da scopi lavorativi e cioè come spesso qualcuno dice, degli stessi forestali che potrebbero trarne vantaggi con giornate in più da effettuare. Per legge quando si effettua un incendio in un bosco, per cinque anni non si può mettere piede all’interno e svolgere lavori di pulizia e/o di piantumazione, quindi una favola bella e buona, per infangare sempre di più il sistema.
Attività che deve mettere in atto la manutenzione dei mezzi antincendio , pochi e bisognosi di restyling, così come spesso evidenziati da da ForestaliNews che sollecita e rivendica un impulso diverso su tutto il sistema di prevenzione già da attuare. Tempi che già sono alle porte e tempi attuativi parziali della forza lavoro, con gli avviamenti di questi giorni limitati solo ai 151sti. Tempi che il resto degli operai non conoscono e tempi che devono essere chiari e immediati se si vuole prontamente bloccare il sistema di pericolo incendi, e mettere in campo tutta la forza lavoro quanto prima e in tempi consoni a farlo, con l’aiuto della forza aerea ma indispensabile con quella a terra.