“Sarà Lui a servire”. Il Vescovo con i poveri della Casa di Accoglienza

“I doni di Dio sono i più preziosi”. A suo agio e sempre con un sorriso accogliente, dopo essersi fermato già ieri con gli ammalati in Ospedale ed in Cattedrale, mons. Giuseppe Marciante trascorre la prima domenica da Vescovo di Cefalù insieme ai poveri della Casa di Accoglienza Maria SS.di Gibilmanna dei Frati Cappuccini, antico Convento attiguo alla Chiesa Parrocchiale di San Francesco, guidata da fra’ Aurelio Biundo.
“Abbiamo il nuovo Vescovo con noi domani a pranzo”, l’annuncio di padre Aurelio nell’intervista che avevamo realizzata ieri sera in Cattedrale, a conclusione delle 2 ore e mezza di diretta web per la Celebrazione di inizio del ministero pastorale di mons. Marciante (per il video completo clicca qui).
Manca ancora un po’ all’ora di pranzo, mons. Marciante visita la Chiesa, ascoltando la descrizione del Parroco, rivolgendogli con curiosità delle domande. Una passeggiatina in piazza San Francesco, offrendo sorrisi e calorosi abbracci ai parrocchiani che si avvicinano.
E’ il momento di entrare nella Casa di Accoglienza. Fermata d’obbligo nella Sala riunioni Santa Chiara con il grande specchio nel quale i coniugi Cimino hanno dipinto la Santa, San Francesco e Cefalù.
Gli ospiti della Casa, in cortile, fanno ala al Vescovo che, accompagnato dal Padre Guardiano Salvatore Vacca, visita gli ambienti: il refettorio, la cucina, le stanze da letto al primo piano (l’arredo nuovo di cui avrebbero bisogno, si spera di acquistarlo con le offerte dei fedeli per il 50° di ordinazione di padre Aurelio), le stanze-guardaroba.
Tutti sulla scala per la foto ricordo e poi a tavola nella più capiente sala San Damiano.
Tre tavoli imbanditi con le tovaglie rosse: due lunghi ai lati ed in fondo uno più piccolo per il Vescovo, padre Salvatore e padre Aurelio che si attarda a mescere vino rosso agli ospiti, al segretario del Vescovo, ai seminaristi ed ai fratelli Cappuccini di Gibilmanna.
“Sono cose semplici che il Signore ci offre – dice a tutti mons. Giuseppe – e sono le più belle, specialmente se sono vissute con armonia nella carità, nell’amore, nella fraternità, nella gioia. Ecco, questi, sono i beni che durano. E poi alla fine, voi lo sapete, quando saremo tutti lassù… sarà un banchetto per sempre. Lassù non ci sarà bisogno di andare a cercare dove mangiare; lo avremo per l’eternità. Sarà Lui a servire. Apparecchierà per noi. Bellissimo! Padre nostro, che sei nei cieli…”.
Entrano all’opera i gemelli onnipresenti Giuseppe e Santino Greco e le cuoche Sara Battaglia ed Angela Zangara: antipasto siciliano misto, lasagne, polpettone tritato, maiale con funghi e la torta da Gibilmanna per i 40 commensali.
Festa! Finalmente Festa!

Carlo Antonio Biondo

Recent Posts

Sicilia e Sardegna sempre più richieste ma più care: come risparmiare davvero

Domanda alle stelle e alta stagione spingono su voli e alloggi. AGCom segnala criticità nelle…

3 ore ago

Ferragosto, 12 milioni in vacanza: quasi un terzo in seconde case o da amici

Osservatorio Confcommercio-Swg: soggiorni medi di 13 giorni, spesa intorno ai 570 euro a persona. Hotel…

23 ore ago

Cassata, simbolo di Sicilia: 6 indirizzi che ne spiegano il mito

Dolce millenario, nato dall’Arabia e cresciuto tra Spagna e Borbone. Sei pasticcerie mostrano come tradizione…

1 giorno ago

Ferragosto a Cefalù: ordinanza anti-degrado su vetro, alcol, fuochi e bivacchi

Provvedimento valido tra il 14 e il 15 agosto per tutelare incolumità e tranquillità pubblica.…

2 giorni ago

La 3A del Mandralisca (anno scolastico 1980/1981) insieme a Castelbuono

Quarta edizione dell’incontro tra compagni della 3A Liceo Classico Mandralisca di Cefalù, anno scolastico 1980…

5 giorni ago

Quale Gioco da Casinò Dovresti Giocare Online?

Scegliere il miglior gioco da casinò online dipende non solo dalla fortuna, ma anche da…

5 giorni ago