In una suggestiva cornice di pubblico e in una serata fresca e ventilata, si è concluso il Venerdì Santo a Polizzi Generosa. Un festività sentita e attesa nel piccolo centro delle Madonie, ove quest’anno la suggestività della fede si è sentita maggiormente per le novità attese, arricchita da una cornice di scene curiosità che cittadini e turisti aspettavano. Entrando nella particolarità della processione si è notata la bellezza della statua della Vergine portata a spalla dalla confraternita della Madonna degli Agonizzanti vestiti interamente in abito nero da Domenico Dolce, il noto stilista di origini polizzane che ha voluto offrire ai propri paesani la particolarità in un contesto generale che lui stesso ha fortemente voluto, vista la radicalità e l’appartenenza di suo padre alla stessa congregazione. Il manto nero arricchito da filamenti in oro (preparata da due orafi venuti appositamente a Polizzi) è stata l’attrazione principale e dallo stesso fercolo che non è rimasto inosservato, il tutto tra, brillantini Swarovski e luccichii di luci, sovrastata da una grande corona all’apice della vara. Una rara bellezza che ha meravigliato i tanti presenti, così come gli stessi mantelli portati dai confrati nella processione con le statue dei misteri.
Non da meno è stato l’aspetto di fede con le scene sulla “Passione di Cristo” ove i ragazzi hanno messo in atto una coreografia all’altezza e un immagine viva e reale ove i presenti nè hanno apprezzato l’impegno e la bellezza coreografica che ha immedesimato coloro che sono rimasti presenti fino a tardi tra foto,riprese e telefonini presenti in ogni angolo del percorso, apprezzando e riconfermando l’impegno che tanti mettono a disposizione tra fede e massimo silenzio. Non è mancata la curiosità senza dubbio, ma questo certamente era stato messo in preventivo, così come non sono mancati i ringraziamenti generali da parte di Padre Silvestri a tutti i partecipanti, e allo stesso Dolce che ha voluto far sentire il suo affetto tramite una lettera letta dal parroco a fine delle cerimonia, sottolineando il fatto che l’azione da lui fatta non è dovuta a nessuna pubblicità ma all’affetto e la stima (reciproca) che lui ha verso i suoi compaesani ! (foto Sapienza)