“I lavoratori esattoriali siciliani vivono ormai da troppo tempo una situazione di abbandono e di mancanza di gestione.
Ne è prova tangibile la mancata firma del rinnovo del CCNL da parte del rappresentante di Riscossione Sicilia SpA.
Ed infatti la mancata ratifica da parte della Commissione Affari Istituzionali e la successiva mancata approvazione da parte dell’assemblea dei soci del designato Consiglio di Amministrazione non fa che confermare tutto ciò.
In un momento difficile e cruciale come l’attuale è impensabile che una partecipata importante come Riscossione Sicilia risulti priva di un CdA e venga gestita, unicamente per l’ordinaria amministrazione, dal collegio sindacale”.
A dichiararlo è Francesco Barillà, Coordinatore Regionale dell’UGL Esattoriali.
“I lavoratori siciliani rimasti, a differenza dei colleghi di ADER, senza contratto, – spiega il sindacalista – chiedono formalmente e con fermezza al Presidente Musumeci ed all’Assessore Armao di provvedere senza indugio ponendo all’ordine del giorno della prossima seduta della Commissione Affari Istituzionali la suddetta ratifica e convocando l’assemblea dei soci.
Non c’ è più tempo da perdere e la gravità della situazione impone scelte rapide e risolute, soltanto così facendo i lavoratori potranno recuperare la fiducia persa per strada in una corsa contro il tempo che mette in liquidazione la società fra 8 mesi”.
L’UGL Sicilia esattoriali ribadisce a gran voce – conclude Barillà – la piena ed unanime volontà dei lavoratori di transitare nell’ Ente unico nazionale per potere finalmente svolgere con gli stessi mezzi il medesimo lavoro dei colleghi di ADER, non ravvisando in tale transito alcuna diminutio della potestà statutaria della Regione Sicilia ma anzi consentendo considerevoli risparmi per le casse regionali, migliori servizi per i cittadini e pari opportunità per l’intera categoria”.