C’era una volta il gioco d’azzardo: finzione o metafora della vita?

C’era una volta il gioco d’azzardo: finzione o metafora della vita?

La storia del gioco d’azzardo in Italia è molto antica: era infatti già un’attività molto popolare durante l’Impero Romano, con oggetti rudimentali anticipatori degli odierni dadi. A cavallo tra il medioevo e il rinascimento, il gioco dazzardo divenne un vero e proprio diritto e i governatori dei comuni italiani applicarono delle imposte, chiamate gabelle, che dovevano essere versate ogni anno dal gestore del gioco dazzardo se praticato in luoghi pubblici. Bisogna però aspettare fino al 1638 per veder nascere la casa da gioco più antica del mondo, ovvero il casinò di Venezia. Sempre sul territorio italiano, ma secoli più tardi, furono realizzate altre tre case da gioco nella zona settentrionale: il casinò di Sanremo nel 1905, il casinò di Campione dItalia nel 1917 e il casinò di Saint Vincent nel 1947. Con l’espansione e l’affermazione del gioco, anche le leggi e disposizioni in merito si sono fatte più stringenti. Più di recente, ovvero nel 2006, sono state attuate delle modifiche che hanno legalizzato i giochi basati su abilità, aprendo così il mercato per l’Europa e le aziende online. A marzo 2010, gli operatori di casinò stranieri hanno avuto l’autorizzazione di offrire giochi ai cittadini italiani, ma non prima di aver acquistato una licenza di gioco italiana. Ogni operatore in Italia infatti deve essere munito di una specifica licenza, rilasciata dall’Agenzia dei Monopoli di Stato, che prende il nome di AAMS. Inoltre, lo scorso anno è stata approvata la nuova normativa sulle slot machine che consiste da una parte all’aumento dell’imposta PREU sui giochi d’azzardo e dall’altra alla riduzione degli apparecchi da gioco con una distribuzione più razionale sul territorio nazionale. Il gioco d’azzardo legale è diventato uno dei più grandi business mondiali e fonte di enormi entrate fiscali per il governo italiano, ma la sua importanza non si limita alle casse dello Stato, in quanto la sua influenza si estende a molti altri ambiti, come vedremo di seguito.

Il gioco d’azzardo nella letteratura, teatro e cinema

La fortuna, il caso e l’azzardo sono le tre componenti principali che formano l’universo del gioco, ispirazione di molte trame narrative dalle intrecciate avventure con personaggi affascinanti, che hanno dato vita a varie opere d’arte nella letteratura, teatro e cinema, soprattutto nella commedia popolare italiana. Partendo dalla letteratura, anche se il gioco dazzardo non rappresenta il tema principale nel romanzo Il fu Mattia Pascal, è di sicuro una parte saliente del capolavoro di Pirandello. Il romanzo narra un intreccio complesso di esistenze molto tormentate in bilico e apparentemente senza via d’uscita, in cui il gioco dazzardo diventa una metafora della società, ma con una differenza: di fronte al proprio destino, uomini e donne sono considerati uguali dalla dea bendata che dona le stesse possibilità di vincita a tutti, al contrario della società che sin dalla nascita può creare delle disuguaglianze tra le persone. In questo caso specifico, il gioco viene considerato dall’autore come mezzo per costruire il colpo di scena di questo vivace intreccio di storie. Questo potere magico del gioco, capace di cambiare completamente il destino di una persona, ha stregato poeti, romanzieri, filosofi ed economisti fin dall’alba della civiltà. Infatti, il gioco è un tema ricorrente già dai tempi di Ovidio, Orazio, Erodoto, Tacito e Livio, ma lo ritroviamo anche nelle opere di Aristotele, Seneca e addirittura Sant’Agostino. Il legame tavolo da gioco e fortuna passa anche dalle grandi opere pittoriche come quelle realizzate dal Caravaggio e da George La Tour, con al centro il personaggio del baro, e da Cezanne nel suo capolavoro “I giocatori di carte”. Per quanto riguarda il cinema italiano vogliamo ricordare i due film più rappresentativi diretti dal grande Pupi Avati “Regalo di Natale” e “La rivincita di Natale”, che raccontano in modo molto realistico e a tratti comico varie situazioni che si snodano intorno ad un tavolo verde. Nel cinema, soprattutto quello americano, il tema del gioco d’azzardo è sempre stato al centro di numerose pellicole, come “La Stangata”, “Casablanca” o l’indimenticabile trilogia “Ocean’s Eleven” ambientata nella magnetica Las Vegas.

 

redazione

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