Una continua interconnessione fra le istituzioni coniugata alla presa in carico dei minori e degli adolescenti in condizione di disagio sociale con percorsi personalizzati e condivisi. Questo emerge dall’incontro di oggi su: “I diritti dell’Infanzia e le competenze delle Istituzioni” svoltasi a Villa Niscemi a Palermo, alla presenza dei vertici di Anci Sicilia, del Tribunale dei minorenni di Palermo, della Regione siciliana, della Procura della Repubblica, dei Garanti dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione e del comune di Palermo, del mondo del volontariato e dei comuni di Misilmeri, Villabate, Termini Imerese, Ciminna e Canicattì.
“I minori non sono i cittadini di domani, ma quelli oggi. Non sono aspiranti adulti ma cittadini, nei confronti dei quali è indispensabile che vi sia una estrema sensibilità da parte di tutte le istituzioni e in particolare da parte delle amministrazioni comunali”. Ha. Dichiarato Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia.
“Provare ad utilizzare un linguaggio comune fra gli interlocutori istituzionali ponendo rimedio ad alcune criticità legate a processi gestionali e organizzativi diversi che caratterizzano i vari Enti e che, troppo spesso, rendono i tantissimi sforzi degli enti locali meno efficaci”. Ha dichiarato Mario Emanuele Alvano segretario generale di Anci Sicilia.
“È’ indispensabile che ci sia una migliore comunicazione con i servizi sociali dei comuni finalizzata a una collaborazione istituzionale nell’interesse e nella tutela dei minori”. Ha dichiarato Maria Vittoria Randazzo procuratore della Repubblica per i minorenni di Palermo.
“I diritti dei bambini e degli adolescenti sono oggi un’assoluta priorità. Senza gli enti locali la giustizia minorile è assolutamente inefficace”. Ha dichiarato il presidente del Tribunale dei minorenni di Palermo, Francesco Micela.
“È indispensabile che si crei un rapporto di interconnessione profondo con il territorio – continua il presidente Micela – con il fine di dare sostegno concreto, considerando la nostra attività come un vero e proprio dovere civico e giuridico nei confronti di minori e adolescenti in stato di disagio”.