Oggi è il settantesimo anniversario della morte di Epifanio Li Puma. La Cgil Palermo ha organizzato un’iniziativa con la partecipazione dei comuni di Petralia Soprana, Petralia Sottana, Castellana Sicula e Gangi e con l’adesione di Anpi, Centro Pio la Torre Libera. Un’iniziativa alla quale partecipa anche l’ex procuratore aggiunto di Palermo Leonardo Agueci, che sarà conclusa dal segretario nazionale Cgil Giuseppe Massafra.
In questo modo la Cgil avvia le celebrazioni del 70° anniversario di tre suoi esponenti sindacali, Epifanio Li Puma, Placido Rizzotto e Calogero Cangelosi, assassinati dalla mafia a pochissima distanza l’uno dall’altro. I primi due furono uccisi rispettivamente il 2 marzo e il 10 marzo del 1948 e il terzo il primo aprile di quello stesso anno. Nel ’48, con l’escalation dell’uccisione dei tre dirigenti sindacali Li Puma, sulle Madonie, Rizzotto a Corleone e Cangelosi a Camporeale, la mafia sferra il suo colpo decisivo contro le frange più organizzate del movimento contadino della Sicilia occidentale.

Dopo la deposizione dei fiori a Raffo, a Petralia Soprana, il borgo dove Li Puma nacque sarà deposta un’altra corona di fiori al monumento di Borgo Verdi, sempre nel comune di Petralia Soprana, dove dal 2008 si trova una lapide nel luogo in campagna dove il sindacalista fu ucciso. Alle ore 10,30 a Gangi i terrà un’iniziativa presso l’auditorium dell’istituto statale d’istruzione superiore “G. Salerno”, plesso Ragioneria. Coordina il responsabile del dipartimento Legalità della Cgil Palermo Dino Paternostro. Dopo i saluti del dirigente scolastico Cataldo Manzone e di Francesco Migliazzo, sarà proiettato un docufilm in ricordo di Epifanio Li Puma e delle lotte contadine. Seguiranno quindi gli interventi dello storico Mario Ragusa, del segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e di Leonardo Agueci, già procuratore aggiunto di Palermo. Interverranno quindi gli studenti dell’Isis. Conclude Giuseppe Massafra.
Per il segretario Cgil Palermo Enzo Campo è importante oggi ricordare la storia di Epifanio Li Puma e il suo impegno per il riscatto della Madonie, luoghi dai quali è partita una vera e propria rivoluzione, che ha portato la libertà e le terre ai contadini e che negli anni Cinquanta ha cambiato le sorti dell’Italia. “Il territorio madonita non vuole essere dimenticato proprio perché in questi comuni sono nati personaggi che hanno contribuito a scrivere la storia d’ Italia – dice Enzo Campo – Il 2 marzo onoreremo la memoria di Li Puma e riaffermeremo la volontà della Cgil di considerarlo, insieme agli altri caduti, tra i figli migliori della Sicilia, ribadendo il nostro impegno per costruire lavoro e sviluppo nella legalità”.