Anche il mese di febbraio è passato è ancora ad oggi i 17mila forestali siciliani attendono risposte chiare in merito al loro futuro. Un futuro che potrebbe essere incerto o ripetitivo o magari benevolo per tante famiglie dopo le rassicurazioni del governatore Musumeci in tempi non sospetti e in altre brevi situazioni di pour parler.
Brevi proclami di un contesto migliore per tutti ma in tempi ancora da capire e paventato in quanto le attuali tempistiche non aiutano i lavoratori per non parlare del sistema idraulico forestale, tema dimenticato da tanti è sottovalutato a danno di larghe vedute, non compatibili con le esigenze naturali e ambientali. Peccato che non ci si imbatte anche in discorsi di questo genere visto che si parla anche a carattere nazionale di migliorare, prevenire e contrastare il sistema, anche a carattere idrogeologico. Si insiste nel ribadire che le urgenze e le emergenze non stanno a guardare le problematiche istituzionali o i conti finanziari, con tempi e risorse divise in dodicesimi. I lavoratori mangiano giornalmente e sopravvivono con tempi che rispettano i pagamenti delle bollette e anticipano il carburante per andare a lavorare.

Così come devono pensare al fatto che devono avere un fondo cassa da anticipare per recarsi a lavorare, visto che i pagamenti sono a quanto capitano, quindi anche mesi e mesi dì attesa per prendere lo stipendio che da contratto deve essere entro il mese successivo.Tanta gente questo non lo sa o fa finta di non capire, e capisce quando si deve attaccare una categoria che non ha colpe di tutto ciò, del mal governo e dei mali regionali, Delle spese pazze o dei fondi europei che si disperdono nei meandri dei palazzi.
Attesa che si possa #diventarebellissimi, ci si imbatte in un’altra mese di sofferenza e mugugni, co una speranza che si affievolisce giornalmente tra rassegnazione generale è nausea quotidiana. Non diciamo …. speriamo ma, ….. speriamo bene !