Forestali senza stipendio. E le promesse di Musumeci?

Rabbia, delusione e frustrazione quella dei lavoratori Forestali siciliani che ad oggi ancora si trovano a combattere con i soliti problemi dello stipendio arretrato e delle promesse non mantenute da parte di Musumeci che, in tempi ancora vivi alle orecchie e occhi degli operai, ha promesso che avrebbero da subito iniziato a lavorare, senza dar tempo ai lavoratori di riposarsi e sistemi che non si sarebbero ripetuti come negli anni passati. Anche gli Assessori al ramo Bandiera e Cordaro si sono allineati a tempi brevi e stretti ma, ancora niente all’orizzonte che possa fare presagire qualcosa di positivo.
Anche ForestaliNews aveva inviato circa quindici giorni addietro una lettera aperta al presidente Musumeci per capire e spiegare bene le situazioni delle famiglie dei lavoratori, ma nessuna risposta ancora è arrivata al sito. Il suo blogger Antonio David ha confermato quanto riportato precedentemente “a voce di tutto il comparto credo che posso dire che gli operai stanno soffrendo questa presa di posizione del governo. Non ci aspettavamo dal nuovo governo questa negligenza al problema nonostante ci siano state rassicurazioni in merito. Ancora in tanti devono percepire lo stipendio di dicembre e parlare e promettere di percepirlo a cadenza di giorni, settimane e mese non ha dato risultati attendibili.” Si percepisce a nome di tutti e tanti che, non sia cambiato niente a livello di governo regionale e il cambiamento tanto chiesto e paventato da tanti è rimasto nel cassetto.
Peccato, perché in tanti avevano chiesto una nuova gestione e riforma e certamente non può essere fatta a metà anno o a parole.il tutto deve concordarsi in termini e cadenze di tempo da rispettare e i fatti condannano la realtà di oggi, con risposte concrete lontane dalle aspettative dei lavoratori. “I lavoratori stessi lamentano la passività dei sindacati – conclude David – ove tra incontri e riunioni fatte con i vari dirigenti e assessori non hanno portato a nessuna conclusione,né su date certe, nè su stipendi e su tutto quanto promesso. La gente è stufa,stanca e nervosa e, non basta proclamare o incolpare Tizio, sapendo che chi subentra farà altrettanto, anche perché ai lavoratori non interessa il colore politico di chi guida il tutto”.
Il governo regionale aveva messo le mani avanti sulle problematiche dei tempi regionali,su bilanci e conti in rosso, e questo certamente era preventivabile quando si subentra, ma non è più tollerabile promettere e, continuare a prendere i lavoratori e le loro famiglie in questi tempi di povertà e degrado.

Redazione

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