Facciamo riferimento al contenuto del suo Comizio tenuto il 31 dicembre u.s., per manifestarLe , come Associazione di categoria delle attività imprenditoriali artigianali, commerciali e della ristorazione, seri problemi sulle conseguenze e sull’impatto negativo che avrebbe la Sospensione e/o la limitazione nella erogazione del servizio idrico alla popolazione nonché alle attività produttive sopra richiamate.
Non più tardi della primavera scorsa, in occasione degli incontri tenuti dalla C.N.A. di Castelbuono con i candidati in corsa per il rinnovo della carica di Sindaco nonché del Consiglio comunale, si ebbe modo , da parte della scrivente Confederazione, di porre con forza la situazione alquanto disastrata delle nostre “condutture idriche”.

Il vero problema riguarda, invece, la mancata programmazione degli interventi nella nostra rete idrica nel suo insieme, la parte pedo – montana del nostro territorio e poi a cascata la rete idrica collinare, la distribuzione idrica nel centro abitato, nelle aree limitrofe del centro abitato e, via via, l’uso razionale per gli usi irrigui, per gli allevamenti e le aziende agricole, per le attività artigianali, commerciali, le tante attività di B & B che dominano il nostro territorio e le tantissime attività che riguardano il mondo della ristorazione.
Siamo al capolinea. Nessuno si illuda che la problematica “acqua” possa essere affrontata con la bacchetta magica. C’è l’esigenza di creare un serio tavolo tecnico tra il Sistema Paese e la Politica ai vari livelli ( regionale, nazionale ed europea ), in direzione dell’acquisizione di tutte quelle risorse economiche che ci proiettino in una prospettiva reale di programmazione del sistema idrico che fa acqua da tutte le parti.
Per tornare alle problematiche quotidiane delle prossime ore, quando il Sindaco dovrà per forza di cose intervenire con provvedimenti atti a razionalizzare l’erogazione dell’acqua , ci viene da pensare a quali conseguenze andrà incontro la popolazione. Quali ripercussioni si avranno tra le centinaia di attività artigianali ( a cominciare dalla panificazione ), il mondo variegato del commercio , della ristorazione, ormai asse portante della nostra economia, per non parlare dell’impatto negativo igienico –sanitario sulla popolazione scolastica. E così via. Senza volere far torto alle altre componenti della società.
Nelle prossime ore la C.N.A. di Castelbuono chiederà che una delegazione di imprenditori venga convocata dal Sindaco, insieme ad altre rappresentanze del tessuto sociale di Castelbuono per trovare insieme una soluzione URGENTE ED ALTERNATIVA ALL’ORDINANZA
DI SOSPENSIONE e/o LIMITAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO .
Se non sia il caso, altresì, di indire UN’ASSEMBLEA CITTADINA per tenere la problematica aperta al contributo delle varie categoria sociali.
Castelbuono, 2 gennaio 2018

IL SEGRETARIO C.N.A. IL PRESIDENTE
(Giuseppe Capuana) ( Giuseppe Scacciaferro)