Utilizzo delle biomasse nelle aree protette ,per l’Italia un progetto individua il Parco delle Madonie come area di studio.

Si è tenuto a Palermo, presso la sala “Gianbecchina” del Dipartimento per lo Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana, il 1° Tavolo Tecnico Tematico sulla ‘Valutazione dei rischi e dei benefici che derivano dall’estrazione della biomassa nelle aree protette’.

Il workshop tematico rappresenta un importante passaggio per il trasferimento delle conoscenze acquisite nel primo anno di vita del Progetto Europeo ForBioEnergy che, con un budget complessivo di 2,05 cofinanziato nell’ambito del Programma Interreg MED 2014-20020, ha l’obiettivo di sviluppare un modello di pianificazione e gestione sostenibile per l’utilizzo delle biomasse forestali residuali da destinare alla produzione di energia elettrica e calore (cogenerazione) nelle aree protette.

Il progetto ForBioEnergy Coinvolge 12 partners di 4 Paesi dell’Unione Europea (Italia, Spagna, Slovenia e Croazia). L’area pilota italiana del Progetto è stata individuata in Sicilia nel Parco delle Madonie.

I partner italiani, oltre al Dipartimento per lo Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana, che è leader partner del progetto, sono il comune di Petralia Sottana e la società Enviland, mentre il Parco delle Madonie partecipa al progetto come partner associato.

Al tavolo tecnico hanno preso parte per il Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Sicilia il dirigente Massimo Pizzuto Antinoro, che ha introdotto i lavori; mentre l’arch. Claudia Rubino ha presentato gli obiettivi e le modalità di svolgimento delle attività della giornata di lavoro. Per l’Università di Palermo il Professore Donato La Mela Veca, che ha fornito un quadro sulla metodologia adottata per la valutazione dei rischi e dei benefici derivanti dall’estrazione della biomassa nelle aree protette, Sebastiano Sferrazza che ha approfondito il tema degli impatti alla componente biotica e Federico Marrone che ha parlato degli impatti sulla componente abiotica. Al termine degli interventi programmati si è sviluppato un dibattito al quale hanno preso parte i delegati delle numerose istituzioni coinvolte fra cui il Comune di Petralia Sottana, l’Ente Parco delle Madonie, il Consorzio Arca, il Dipartimento Forestale, Arpa Sicilia, l’Agenzia di sviluppo locale SOSVIMA, l’Ordine degli Architetti, l’Ordine dei Geologi, Legambiente ed altri rappresentanti delle associazioni di categoria. L’incontro è stato organizzato e coordinato dalla società di progettazione Enviland.

“L’obiettivo finale del progetto ForBioEnergy è quello sviluppare un piano operativo volto ad aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, all’interno di un area protetta salvaguardando la biodiversità e la qualità paesaggistica delle Aree Protette–“ -.afferma Despoina Kaniadaki, coordinatrice del progetto per Enviland – il progetto prosegue l’esperienza maturata nel precedente progetto, ProForBioMed, anch’esso finanziato con fondi del Programma MED, che è stata molto apprezzato dalla comunità scientifica europea e ne studia gli sviluppi e le concrete possibilità di attuazione in una visione organica e coerente con la gestione delle aree forestate”.

“Questo progetto rappresenta una scommessa che, insieme agli altri partner europei, contiamo e speriamo di vincere – afferma Massimo Pizzuto Antinoro – in modo tale da dimostrare che, anche all’interno di un area protetta, nel rispetto dei vincoli posti dalla normativa e coerentemente con gli obiettivi posti dagli atti di programmazione territoriale, come i Piani di Gestione, è possibile sfruttare la biomassa come una risorsa per l’approvvigionamento di energia rinnovabile a basso costo e a basso impatto. Una sfida che è al contempo economica e culturale e che vede il dipartimento per lo Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana in prima linea, a livello europeo, per i raggiungimento degli obiettivi comunitari volti alla riduzione delle emissioni”.

“Come comune di Petralia Sottana siamo orgogliosi di essere partner di un progetto che ha una valenza internazionale” afferma il sindaco Leonardo Neglia. “Riuscire a trasformare l’abbondante biomassa che circonda il nostro territorio, e che spesso rappresenta un problema, in una risorsa è da anni un pallino del nostro Comune – continua Neglia – già diversi anni fa, in collaborazione con l’Ente Parco delle Madonie aveva avviato un programma volto ad implementare, ma soprattutto ad educare all’utilizzo della biomassa i nostri concittadini. Adesso ci troviamo a cooperare con la comunità scientifica internazionale per dotare la nostra comunità di un modello di pianificazione energetica moderno e sostenibile”.

redazione

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