La tratta ferroviaria scelta dal segretario del Partito democratico e già Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, per incontrare Assomusica ed illustrare la nuova legge sulla musica dal vivo è stata tutt’altro che casuale: “Da Genova, capitale dei cantautori, a Sanremo, patria del Festival”.

L’incontro è avvenuto proprio nel giorno in cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la legge, che, nei prossimi giorni, sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

E l'”esperienza d’ascolto” di Renzi sul treno è diventata una carrellata sui problemi principali del comparto, con una serie di interlocutori ad illustrargli le proprie idee, i propri problemi e suggerimenti per rendere ancora più proficuo il lavoro del governo e del Parlamento sul segmento di mercato.

Dal canto suo, il leader del Pd ha invitato Anna Ascani, responsabile cultura del partito, e Roberto Rampi, il deputato che ha seguito l’iter della legge, a vigilare perchè siano emessi quanto prima i decreti attuativi – confermando il bonus per i diciottenni; l’importanza dell’alternanza scuola-lavoro, anche in questo settore; l’impegno per creare strutture per concerti, soprattutto al Sud; la ricerca di una soluzione per il “secondary ticketing” e l’attenzione al valore della cultura e della sua divulgazione, anche in campagna elettorale”.

Durante il viaggio in treno, Renzi ha preso nota di tutte le osservazioni dei vari interlocutori, a cominciare da quelle del presidente di Assomusica Vincenzo Spera, che ha ripercorso il successo dell’approvazione della legge, insieme a tutti i rappresentanti della filiera presenti (dai montatori dei palchi ai direttori di produzione, dagli imprenditori musicali ai direttori di teatro ai tecnici delle luci, fino al Sovrintendente del “Teatro Carlo Felice” Maurizio Roi).

Spera ha tenuto a far presente l’enorme lavoro svolto sul campo tra Assomusica e i Parlamentari che si sono occupati della legge, ribadendo che ora resta ancora molto lavoro da fare attraverso i decreti attuativi, che si augura possano viaggiare con altrettanta velocità.

Vittorio De Scalzi ed Edmondo Romano hanno fatto presente le esigenze degli artisti, relativamente alla gestione della Siae e alle difficoltà per chi comincia a suonare musica dal vivo nei locali, mentre il direttore del “Teatro della Tosse”, Amedeo Romeo, ha posto l’accento sul coinvolgimento dei giovani, con una promozione del teatro che non lo faccia più passare per un mondo paludato e da anziani.

A tirare le fila dell’incontro ci ha pensato lo stesso Renzi, che, ringraziando Spera per l’impegno decisivo di Assomusica nell’approvare una legge che è un modello anche per altri Paesi, ha sottolineato l’importanza del settore: “Questo non è un giocattolo per addetti ai lavori, ma un pezzo vero dell’economia del nostro Paese. Qui ci sono imprenditori che rischiano del loro, che pagano gli stipendi e che danno lavoro ed è giusto aiutarli. Lorenzo Jovanotti, l’altra sera, mi raccontava che, su sessanta date del suo tour, la stragrande maggioranza saranno al Centro-Nord e solo otto al Sud, per mancanza di spazi adeguati. Ci daremo da fare anche per questo, sempre con lo slogan che è stato il faro della nostra politica: un euro in sicurezza, un euro in cultura”.

Per quanto riguarda la musica, grazie alla legge fortemente voluta da Assomusica, possiamo dire che il treno è giunto a destinazione.