L’uomo era presente (rinchiuso in cella) nell’aula penale del Tribunale di Termini Imerese, durante la pronuncia della sentenza. Tre i processi a suo carico di cui ancora due pendenti. Il primo, conclusosi qualche giorno fa, risale all’anno 2008, quando Benedetto Salemi è stato accusato di avere tentato di molestate sessualmente un ragazzino appena dodicenne che frequentava l’oratorio.
Prima del suo arresto (avvenuto nel febbraio di quest’anno per un’altra violenza sessuale su minore) grazie alle indagini della polizia dell’aliquota in servizio alla procura di Termini Imerese, Benedetto Salemi era visto dalla comunità termitana come una persona tranquilla e molto socievole, sempre con la battuta pronta, amava scherzare e fare lunghe passeggiate con la sua amata bici. Sin da ragazzino era impegnato nel sociale e volontario di associazioni Onlus. Negli anni scorsi (proprio durante il tentativo di violenza) è stato catechista e organizzatore di attività ludiche per minori nella chiesa Madre di Termini Imerese, a piazza Duomo. Per questa accusa l’uomo non aveva mai scontato un giorno di carcere. Nel febbraio 2017 però, grazie alle indagini svolte dagli investigatori della Polizia di Stato della Sezione di P.G. della Procura di Termini Imerese, arriva per Salemi un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Palermo, Gabriella Natale. La misura è stata disposta accogliendo la richiesta della Procura di Palermo, che ha contestato all’indagato i reati di adescamento di minori, violenza sessuale su minore, detenzione e produzione di materiale pedo-pornografico. Le indagini hanno consentito di contestare abusi sessuali consumati all’interno dell’abitazione di Salemi, luogo in cui l’uomo era solito ricevere minori, offrendo ripetizioni scolastiche gratuite. Secondo la ricostruzione dei fatti, emersa in esito alle attività svolte, l’indagato avrebbe anche ripreso gli abusi sessuali con il suo cellulare. Gli investigatori infatti, avrebbero trovato nel suo cellulare decine di filmati a sfondo sessuale che avrebbe visto più volte al giorno dopo averli lui stesso registrati. Le vittime sarebbero ragazzini tra i 10 e i 14 anni residenti a Termini Imerese. Pesantissime queste altre accuse: adescamento, violenza sessuale su minori, detenzione e produzione di materiale pedo-pornografico. Questo processo ancora pendente presso il Tribunale di Termini Imerese. Salemi ne avrebbe in corso ancora un’altro presso la Procura di Palermo. Per quest’ultimo ha chiesto il giudizio abbreviato. Benedetto Salemi, assistito per tutti i processi dall’avvocato Renato Vazzana, si trova attualmente rinchiuso presso la casa circondariale dei “Pagliarelli” di Palermo.