Una data importante quella del 25 Novembre, nella giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Un motivo essenziale di un tema che è diventato costante e quotidiano nello stesso tempo, rappresentato e ricordato quindi, da una serie di iniziative e rappresentazioni che cercheranno di sensibilizzare un problema in forte ascesa e che vuole evidenziare e non dimenticare. Dati che allarmano sempre di più la normalità di una vita che tende sempre più a perdersi dietro angosce a paure di tante donne più o meno giovane. Violenze totali e parziali,diverse nel suo contesto concepite una rabbia dentro che si scatena in diversi modi, tra denunce che partono principalmente tra le mura di casa.
Un ruolo di donna che viene sempre più denigrato e mortificato anche dal suo corpo che diventa merce di scambio in una funzione che non può essere identificato. Dati allarmanti, in cui negli ultimi 10 anni le donne uccise in Italia sono 1.740 di cui 1.251 in famiglia cioè il 71,9%. Ripartire e reagire a tutto questo significa ridare dignità ad una figura indispensabile nella vita umana e nelle singole famiglie, partendo dalla casalinga per arrivare a ruoli diversi, ma sempre attivi nel contesto generale del rispetto. Un percorso di presa di coscienza dell’universo femminile con varie iniziative in Sicilia, tra cui quella dell’ Università di Palermo con la sensibilizzazione delle studentesse nell’indossare una sciarpa rossa e, quella di Venerdì 24 a Lascari ove verrà presentato un libro di Serena Maiorana dal titolo “Quello che resta” e ,a Polizzi Generosa nella giornata di Sabato 25 alle ore 17.00 presso l’aula consiliare in un convegno e dibattito inerente il tema della violenza e abuso sulle donne.