ARICO’ (Diventera’ Bellissima) : SUL DISSESTO IDROGEOLOGICO IL GOVERNO CROCETTA IRRESPONSABILE FINO ALL’ULTIMO

 

“Di sicuro non si può dire che l’ex presidente Crocetta non stia ancora pensando alle politiche attive del lavoro, peccato che gli unici beneficiari siano sempre e soltanto i componenti della sua Giunta e del suo cerchio magico” E’ quanto dichiarato da Alessandro Arico’, esponente di Diventera’ Bellissima, nell’apprendere con stupore della nomina fatta in totale segretezza dell’attuale assessore al Territorio Maurizio Croce quale soggetto attuatore per il dissesto idrogeologico, provvedimento ritenuto illeggittimo e privo di qualsiasi presupposto giuridico.
Infatti, con Decreto Presidenziale 570 del 15 settembre e 580 del 17 ottobre l’ex presidente Crocetta ha nominato Maurizio Croce quale “Soggetto Attuatore per il sollecito espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico da effettuare nella Regione Siciliana”, stabilendo altresi’ per lo stesso Croce un compenso equiparato al trattamento economico complessivo di Dirigente Generale della Regione Siciliana. Tali provvedimenti risultano palesemente illegittimi per la violazione della norma nazionale sulle inconferibilità ed incompatibilità di cui al decreto legislativo 39/2013, essendo Croce assessore regionale in carica, ma ancora più grave è il fatto che Croce si sia insediato quale soggetto attuatore gia’ lo scorso 20 settembre ed eserciti le relative funzioni ponendo in essere a cascata provvedimenti illegittimi e passibili di annullamento su un tema delicatissimo e di primaria importanza.
“Il dissesto idrogeologico in Sicilia e’ un tema fondamentale per la vita dei siciliani – continua Arico’ – e va affrontato con serieta’ e concreta pianificazione delle azioni da intraprendere per mettere in sicurezza il nostro territorio, e non certo con un ulteriore strapuntino dell’ultimo minuto che sta mettendo a serio rischio le attivita’ di un ufficio strategico della regione, ipotizzando al contempo un danno erariale per le casse pubbliche”.

 

redazione

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