«A tredici giorni dalle elezioni regionali del 5 novembre appare inverosimile come nella città di Cefalù la Giunta comunale non abbia ancora provveduto a predisporre sufficienti spazi per la propaganda elettorale e non abbia delimitato ed assegnato gli spazi per le affissioni dei manifesti». A denunciare quanto sta accadendo nella cittadina normanna è Valeria Piazza, unica candidata donna di Cefalù e di tutto il comprensorio madonita, attualmente Consigliere Comunale di opposizione nella stessa città di Cefalù.
«Ho aspettato fino ad oggi e continuerò a farlo, perché voglio fare una campagna elettore pulita e che sia conforme alle norme vigenti, ma appare chiaro che in un paese democratico dove la normativa prevede che “[…] Le Giunte comunali, dal 33° al 31°giorno antecedente quello della votazione stabiliscono e delimitano, in ogni centro abitato con popolazione superiore a 150 abitanti e distintamente per ciascuna elezione che avrà luogo nella stessa data, gli spazi da destinare alle affissioni di propaganda elettorale dei partiti o gruppi politici che partecipano alle elezioni con liste di candidati […]” non è possibile che l’amministrazione comunale abbia predisposto un solo sito (via Cavour) dove poter affiggere i manifesti; sito in cui, tra l’altro, la postazione assegnata alla lista alla quale appartengo, la numero 16, è parzialmente ostruita da un palo della pubblica illuminazione. Sembra quasi ci sia un vago timore di sabotaggio, a voler pensare male. Ma io voglio pensare bene e addebito questa mancanza dell’applicazione della legge ad una imperfetta comunicazione tra gli uffici della pubblica amministrazione e alla solita lenta burocrazia che ancora una volta colpisce sempre e solo Cefalù dato che negli altri comuni della provincia di Palermo, gli spazi sono già stati assegnati secondo i tempi previsti dalla normativa.
Sollecito, dunque – conclude Valeria Piazza – il sindaco e la giunta comunale ad adeguarsi alle norme e a predisporre ed autorizzare entro domani un numero maggiore ed adeguato alla grandezza della nostra città di pannelli dove poter affiggere i manifesti elettorali così come previsto dalla legge 4 aprile 1956, n. 212 e successive modifiche ed integrazioni».
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