Alle prossime elezioni regionali del 5 novembre c’è una sola donna candidata di Cefalù e del comprensorio madonita: si tratta dell’architetto Valeria Piazza. Consigliere Comunale di minoranza Cefalù, eletta lo scorso maggio. Dice di essere: donna battagliera, sanguigna, che non disdegna le forti prese di posizione in campo sociale, culturale, ambientale e animalista.
Da sempre impegnata nella crescita culturale e turistica di Cefalù e di tutto il territorio circostante. Fondatrice e presidente onoraria delle Officine Culturali Costanza d’Altavilla, associazione dalla storia quasi ventennale che tra le tante iniziative può vantare l’ideazione e l’organizzazione del Festival internazionale Ventodamare, un evento, giunto lo scorso settembre alla quarta edizione, che ha portato sul territorio cefaludese più di diecimila presenze ogni anno e che non ha usufruito di alcun finanziamento pubblico, ma ha avuto vita solo grazie alla sua tenacia e alla sua perseveranza e agli investimenti da parte di privati cittadini del territorio che hanno intuito le potenzialità del festival. Una donna che si è sempre battuta per il suo territorio e che per questo ha scelto come slogan per la propria campagna elettorale “Il mio impegno per la nostra comunità” perché, come dichiara lei stessa «Finché si lascerà il passo a politici che vengono a fare passerella, o anche processioni, sul nostro territorio, non cambierà mai nulla e Cefalù resterà sempre ai margini di una politica sempre più personalista e, invece, deve essere difesa dai cefalutani, il contrario ha solo il sapore della contrattazione affaristica e privata che tutto fa eccetto il bene di una comunità».
L’unica donna di Cefalù è candidata nella lista “Forza Italia – Nello Musumeci Presidente”, una scelta di campo dettata dalla coerenza dell’appartenenza ai valori e agli ideali di un’area politica ben precisa. Una scelta – dice – dettata anche dalla voglia, dal desiderio e dall’ambizione di una vera, netta e decisa discontinuità con i risultati deprimenti del governo di Rosario Crocetta e della maggioranza che lo ha appoggiato e che oggi lo scarica candidando un altro Presidente di Regione nella speranza che le siciliane e i siciliani abbiano la memoria cortissima.
Ascoltando i suoi discorsi fatti tra la gente del territorio si evince la voglia di colmare il fossato tra i siciliani e la politica ed è forte il suo appello a non cedere alla propensione al non voto, a non credere a chi afferma che «Niente potrà mai cambiare o che il vero cambiamento potrà solo arrivare da quella forza politica, quel movimento, che dove amministra si è già dimostrato incapace e dannoso».
La candidata fa appello alle siciliane libere e ai siciliani liberi, ed in particolare agli elettori delle Madonie, tutti gli elettori, di qualunque orientamento politico, per un progetto di alternativa reale per restituire alla Regione Siciliana una dimensione popolare e liberale riportando centralità ai territori di appartenenza attraverso un programma che rimetta al centro il Lavoro, la vera Formazione Professionale, il Sociale, la Cultura e il Turismo come propulsori per produrre ricchezza.
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