Con tale misura si vuole trasferire conoscenze, attraverso attività formative in aula e sul campo, per innalzare competenze tecniche e manageriali di coloro che operano nel settore agricolo, agroalimentare e forestale, dei gestori del territorio e degli altri operatori economici che siano PMI operanti in zone rurali, e prioritariamente sono destinatari giovani agricoltori, donne e chi intende avviare start up nelle zone rurali.
Gli ambiti formativi in cui è possibile intervenire sono abbastanza ampi; si va infatti dallo sviluppo di competenze professionali di base per la gestione di un’impresa agricola a competenze altamente specialistiche come: l’apprendimento di tecniche innovative per lo sviluppo di nuovi prodotti nel settore agroalimentare, la promozione e lo sviluppo dell’agricoltura biologica, la prevenzione dell’erosione dei suoli e migliorare la gestione degli stessi, l’utilizzo di materiali di scarto e altre materie grezze non alimentari ai fini della produzione di energia da fonti non rinnovabili (biomassa) e tanto altro ancora.
Dai dati regionali emerge che l’agricoltura in Sicilia è svolta troppo spesso con metodi di gestione e organizzazione dell’impresa di tipo tradizionale e meno manageriale. Inoltre, in molti casi manca la capacità di competere con i mercati nazionali e internazionali e una limitata vocazione ad innovare.
Nel territorio delle Madonie, l’Istituto Italiano Fernando Santi, storico ente di formazione professionale che opera da diversi lustri, ha presentato a valere sulla suddetta misura un’articolata programmazione che include: corsi di “Conduttore d’impresa agricola”, corsi di “Start up impresa agricola”, corsi di “Agricoltura biologica” e corsi in “Tecniche delle produzioni casearie”.
I corsi che saranno attivati nelle prossime settimane, rappresenteranno un’occasione importante per rilanciare l’agricoltura del territorio che ha bisogno di competenze sempre più specialistiche per essere innovativa e competitiva.
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