L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) ha intrapreso procedimenti sanzionatori nei confronti di Tim, Wind-Tre, Vodafone e Fastweb per aver violato le disposizioni contenute nella delibera 121/17/CONS, relativa alla cadenza delle fatturazioni e dei rinnovi delle offerte degli operatori di telecomunicazioni.
La delibera, infatti, prevede che per la telefonia fissa e per i “pacchetti convergenti” (ovvero quelli comprensivi di telefonia fissa e mobile), l’emissione della fattura deve avvenire ogni mese. Molti operatori, aggirando la normativa, sono passati da 30 a 28 giorni, provocando un aumento per gli utenti di oltre l’8% sull’importo delle bollette, che non saranno più 12 ma 13.
Anche il governo si è detto pronto ad intervenire per porre un freno al fenomeno delle fatture a 28 giorni. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ha risposto a un’interrogazione rivolta al ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, nel corso del question time alla Camera dei deputati, annunciando che il governo sta valutando segnalazioni specifiche all’Antitrust e un apposito intervento normativo.
“Abbiamo predisposto una lettera diffida da inviare alle compagnie telefoniche per il ripristino della fatturazione con cadenza mensile, illegittimamente variata, e a restituire il maggiore importo addebitato, maggiorato degli interessi legali” annuncia Lillo Vizzini di Federconsumatori Palermo, “Un atto di pressione, nonché diffida e messa in mora a tutti gli effetti di legge, in particolare ai fini interruttivi della prescrizione”.
Si può scaricare il modulo diffida dal sito, www.federconsumatoripalermo.it, ritirarlo direttamente in sede, Via Roma 72, richiederlo per email a [email protected]